Grande sfida tra scrittori, vince il concorso una nuorese
TEMPIO. Nella decade dei finalisti non sono mancati gli scrittori sardi, due dei quali galluresi. A conti fatti, scorrendo bene l’elenco dei dieci che sino all’ultima riga si sono contesi il primo...
TEMPIO. Nella decade dei finalisti non sono mancati gli scrittori sardi, due dei quali galluresi. A conti fatti, scorrendo bene l’elenco dei dieci che sino all’ultima riga si sono contesi il primo posto di “Una storia sbagliata”, si capisce come la nona edizione del concorso letterario dedicato a Fabrizio De André abbia mantenuto alti anche questa volta i suoi standard di qualità.
Tra i dieci finalisti figurano, infatti, diversi scrittori che hanno all’attivo già diverse pubblicazioni e in bacheca più di un eccellente piazzamento nei premi letterari.
È il caso dei due toscani Andrea Zarroli e Daniele Locchi, livornese il primo, fiorentino il secondo, che hanno sfiorato la vittoria finale, conquistata invece dalla nuorese Maria Annunziata Giannotti. “Adamat”, il racconto vincitore, ha prima guadagnato il pass per la finale superando il vaglio severo dei giudici e poi, sottoposto ad un’ulteriore lettura, ha guadagnato anche i favori del presidente della giuria.
La motivazione del premio si è basata su diversi fattori. Tra questi: “la non scontata e non facile adesione al tema dell’edizione, la piacevolezza dell’affabulazione, che concentra nello spazio di poche cartelle il resoconto di un disinganno che guarda retrospettivamente ad un’intera vita, la gradevole caratterizzazione del personaggio attraverso l’inconfondibile eloquio del sardo che si converte all’italiano, tradendo un’identità che passa sempre anche attraverso le parole”.
Ora per i dieci finalisti si prospetta la pubblicazione nell’antologia del premio.
L’indice sarà integrato con altri racconti iscritti al concorso e non selezionati dalla giuria, i cui pregi non pienamente emersi potrebbero conquistare il plauso del pubblico.
Archiviata la nona edizione, Carta Dannata e la Libreria Max 88 sono già al lavoro per la prossima.
Essendo la decima, dovrà essere un’edizione memorabile. Lo lascia intuire anche il titolo scelto dagli organizzatori, “Il matto”, altra grande canzone di un artista senza età.