Alluvione, la memoria in un documentario
Presentato il dvd #18Undici, il ricavato della vendita servirà a finanziare progetti di ricostruzione
28 agosto 2014
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OLBIA. Il proiettore sputa immagini e suoni dell’apocalisse. La platea osserva attenta, spesso si commuove, e qualcuno si rivede immerso nel fango o davanti alla propria casa sventrata dalla collera dell’acqua. Il dvd «#18Undici» è stato presentato anche a Olbia, mercoledì sera nell’elegante giardino dell’archivio Mario Cervo. Un documentario realizzato da un comitato, composto da 25 giornalisti di testate sarde e nazionali e da fotografi e videoreporter, che ha pensato di ricostruire i fatti dell’alluvione che lo scorso 18 novembre ha devastato la Sardegna e Olbia. Obiettivo: finanziare alcuni progetti di ricostruzione tramite la vendita del dvd.
La presentazione è andata in scena davanti a un centinaio di persone. «Questo progetto è nato qui a Olbia. Abbiamo pensato di aiutare gli altri tramite quella cosa che sappiamo fare meglio: raccontare» ha spiegato il giornalista della Stampa Nicola Pinna, uno dei padri dell’iniziativa. Presente anche Paolo Mastino, giornalista Rai, anche lui uno dei principali promotori dell’operazione di beneficenza. «Ricordo che quel giorno giunsi a Olbia verso mezzanotte e mezza – ha raccontato -. Prima di arrivare il mio collega Luigi Folino al telefono mi diceva che la città era un mare. E purtroppo era tutto vero». Durante la serata, presentata dalla giornalista Caterina De Roberto, sono stati proiettati gli spezzoni più significativi del documentario. Tutti molto toccanti, crudi, capaci di suscitare forti emozioni. Poi Marianna Deiana e Tino Scugugia hanno letto due articoli sulla morte dei piccoli Morgana ed Enrico, sulle note del bravo chitarrista Gabriele Masala. La teltese Evi Pattitoni ha invece intonato l’Ave Maria a cappella, mentre a chiudere la serata è stato un brano del comico Giuseppe Masia, una canzone stavolta seria dedicata alla tragedia del 18 novembre. (d.b.)
