La Nuova Sardegna

Olbia

Piani di recupero per gli abusivi

Previsto tra un mese il ritorno delle ruspe. C’è attesa per le norme regionali

30 agosto 2014
2 MINUTI DI LETTURA





LA MADDALENA. La giunta comunale è alle prese con la questione spinosa degli abusi edilizi. Il prossimo mese si prevede il ritorno delle ruspe. «La legge non consente – ricorda l’assessore Bittu – all'amministrazione di risolvere il problema con una semplice sanatoria o un condono. Quello che si poteva fare (e abbiamo fatto) era censire tutti gli abusi esistenti e inserirli nella cartografia del nostro territorio, affinché nel nuovo Puc queste zone vengano riconosciute e al loro interno possano partire dei piani di recupero, condizionati però dalla riapertura dei termini di presentazione di questi piani, legata alle leggi regionali». Un lavoro mai fatto in trent’anni. Nel 2004, le più interessate da costruzioni abusive erano Zone H a massima tutela. «Noi siamo riusciti a predisporre quello che era di nostra competenza. Ora non resta che aspettare che la Regione crei le condizioni – per tutti i Comuni, non solo per il nostro – per poter presentare questi piani»

C’è poi il ruolo del Parco: «Il nostro territorio edificabile è ridottissimo e ricade all'interno del Parco nazionale. Ricordo che nonostante gli impegni presi dal presidente Bonanno durante una seduta del Consiglio comunale, in cui garantì che il Piano del Parco avrebbe consentito l'approvazione dei Piani di recupero, il Parco stesso ha inviato in Regione uno strumento che consente questo solo per le volumetrie edificate prima del 1996, di fatto non risolvendo il problema». (gpm)

In Primo Piano
Il fatto del giorno

Sassari-Olbia, c’è la proroga: sarà ultimata nel 2025

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative