La Nuova Sardegna

Olbia

Abusi edilizi al Romazzino, il pm dice no al dissequestro

Abusi edilizi al Romazzino, il pm dice no al dissequestro

Al Tribunale del riesame Fiordalisi chiede che le sei suite restino sotto sigillo fino all’ispezione della Procura già programmata

01 ottobre 2014
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OLBIA. Una serie di nuovi abusi edilizi, che dovranno essere verificati il 15 ottobre durante un'ispezione programmato della Procura di Tempio Pausania, ha portato il procuratore Domenico Fiordalisi a chiedere al Tribunale del Riesame di non dissequestrare le sei suite dell'hotel Romazzino, a cui sono stati posti i sigilli agli inizi di settembre per il reato di abuso edilizio.

Questa sera i giudici del riesame di Tempio hanno affrontato la richiesta di dissequestro presentato dai legali della Sardegna Resorts, la società che cura gli interessi immobiliari del Qatar in Costa Smeralda. L'indagine sui presunti abusi edilizi commessi al Romazzino vede indagati l'ex responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Arzachena Antonello Matiz, l'ingegnere Tonino Fadda, il fratello Raimondo e due manager della Sardegna Resorts, Alexandra Dubrova e Mariano Pasqualone.

Per la Procura gallurese, al Romazzino negli ultimi anni sarebbero stati commessi diversi abusi edilizi, che renderebbero nulla la richiesta di ampliamento basata anche sulle volumetrie realizzate, secondo gli inquirenti, abusivamente, che pertanto renderebbero illegittima la richiesta di ampliamento che ha portato alla realizzazione delle sei suite sottoposte a sequestro probatorio.

Si tratta di 15 stanze realizzate abusivamente, di un barbecue costruito su area demaniale, ma anche di aree fitness e passerelle in calcestruzzo non regolarmente autorizzate. La Procura starebbe inoltre verificando la scomparsa di alcune planimetrie e cartine da un ufficio comunale. Il tribunale del riesame, presieduto dal giudice Gemma Cucca, dovrebbe esprimersi nei prossimi giorni.

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