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Troppi debiti, Geovillage all’asta per 60 milioni

Giampaolo Meloni
Una veduta aerea del Geovillage di Olbia
Una veduta aerea del Geovillage di Olbia

Il nodo dei terreni: se passa la variante al piano urbanistico si potranno costruire nuovi caseggiati

05 dicembre 2014
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OLBIA. Geovillage all’asta per sessanta milioni. Il giudice delegato Alessandro Di Giacomo ha ordinato la vendita con la formula senza incanto dell’intero impianto, distinto in due lotti.

L’intero complesso ha una superficie di oltre trentamila metri quadrati. L’udienza per la deliberazione dell’offerta è fissata il 3 febbraio 2015 nell’ufficio del giudice delegato, nel Tribunale di Tempio.  Anche nel caso di Geovillage sono in gioco un centinaio di posti di lavoro.  La società Sviluppo Olbia Spa ha un’esposizione debitoria che rasenta i cento milioni e il complesso si è attestato da ormai vent’anni come struttura d’avanguardia nella città gallurese proiettata in un contesto internazionale.

Per quanto riguarda i terreni si inserisce un aspetto che rende ancora più delicato lo scenario. Una parte delle aree disponibili sul primo lotto è interessata a una variante del Piano regolatore consortile approvata lo scorso 27 gennaio dal Consorzio industriale del nordest Sardegna (Cipnes) ma sospesa il 12 maggio dal direttore generale della pianificazione urbanistica territoriale della Regione.

In quegli spazi la Sviluppo Olbia ha ipotizzato una crescita della volumetria con nuovi insediamenti. Progetto che può andare in porto se l’asta avrà buon esito e la variante verrà approvata dall’urbanistica regionale.

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