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Olbia, reati in aumento ma sempre pochi i poliziotti

Stefania Puorro
Olbia, reati in aumento ma sempre pochi i poliziotti

Nuova denuncia della Consap: tante operazioni concluse e un grande lavoro, ma gli organici del commissariato sono ridotti

10 maggio 2015
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OLBIA. «Grandissime operazioni portate a termine e un lavoro eccellente da parte dei vari reparti di polizia: è stata scoperta, a Olbia, una cellula di Al Qaeda, sono state rinchiuse in cella tre persone implicate a vario titolo in tentativi di sequestro di persona, è stato catturato un latitante coinvolto in un sequestro di persona a Napoli. E tutto ciò, è solo una parte dell’immensa attività che la polizia svolge. Eppure, in città, gli organici continuano a essere ridotti all’osso».

La Consap, la confederazione sindacale di polizia guidata a livello provinciale da Massimiliano Pala, non molla la presa. Insiste. E continua a sollecitare un intervento politico. I motivi, gravi, sono ormai noti: il commissariato di Olbia può contare solo su 68 unità (con un’età media piuttosto alta) che diminuiscono drasticamente nei casi di malattia, o quando ci sono ferie e riposi.

«Più volte, non sappiamo più neppure quante, abbiamo evidenziato la particolarità del centro gallurese in relazione agli interessi economici e al consumo di sostanze stupefacenti, su cui girano poi una serie di altri reati. Eppure, rimangono irrisolti tutti i problemi legati a un commissariato di polizia che dovrebbe invece essere potenziato: creando, insomma, la questura. Ecco perché è necessario, e non è più rinviabile, un forte impegno della classe politica che rappresenta il territorio. Anche Olbia deve progredire e invece, al contrario, registra un evidente regresso pure nella risoluzione delle emergenze che vive la polizia di Stato. Non è possibile che il commissariato possa operare al meglio con meno di 70 poliziotti. Senza dimenticare la carenza di mezzi e di divise, specialmente per chi si occupa del controllo del territorio. In questo momento - spiega Pala -, un’unica volante può coprire il turno di notte e di giorno la situazione non cambia. Solo salturiamente, e quindi non è la regola, si riesce a mandare in campo in alcune ore diurne una seconda pattuglia. Che dire poi della squadra investigativa: è composta da soli dieci uomini. Meno della metà di quelli su cui possono contare i carabinieri. Altro settore importante ma sottodimensionato: quello della “polizia amministrativa e sociale-ufficio immigrazione”. Si seguono ogni mese centinaia di pratiche: un carico di lavoro immane e pochissime forze».

Secondo la Consap, questo è anche l’effetto dei continui tagli «che da oltre 10 anni colpiscono il comparto sicurezza; a tal proposito - va avanti Massimiliano Pala - mi preme sottolineare che i tagli degli uffici che la Consap ha di volta in volta portato all'attenzione anche della nostra classe politica, di fatto sono stati congelati ma non scongiurati». Il riferimento è all’annunciata cancellazione della squadra nautica di Olbia e del gruppo dei sommozzatori, oltre al declassamento della Polfer di Olbia. «Ripeto, il ministero ha messo in stand by queste possibili chiusure, ma il rischio resta. Il rischio di chiusura, invece, appare purtroppo più reale e imminente per il posto di polizia ferroviaria di Golfo Aranci. La Consap ha espresso il suo parere negativo al ministro entro i tempi previsti (20 aprile scorso), ma non c’è uno straccio di notizia che possa far ben sperare».

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