La Nuova Sardegna

Olbia

Una flotta di maxi yacht si dirige verso la Gallura

di Marco Bittau
Una flotta di maxi yacht si dirige verso la Gallura

La rete Navigo Sardegna: «Bene la deroga al decreto Clini, ma ancora non basta» Oggi è atteso il gigantesco Topaz dell’emiro arabo Mansour Bin Zayed Al Nahyan

30 luglio 2015
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OLBIA. Maxi yacht da mille e una notte, principesche ville galleggianti, eleganti velieri senza tempo. I giganti del mare ritornano in Gallura e questa volta potranno avvicinarsi alla costa e superare la barriera delle due miglia dalle zone marine protette. Una grande conquista per la nautica da diporto che proprio dal segmento dei maxi yacht trae linfa vitale mettendo in movimento un circuito virtuoso di imprese e servizi. Grande soddisfazione per Navigo Sardegna, la rete degli operatori della nautica, che sta lavorando per dare voce e prospettiva a un comparto in debito d’ossigeno

Tanta soddisfazione è l’effetto della deroga al decreto Clini-Passera, decisa da un provvedimento congiunto dei ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente che ha riconosciuto alle grandi imbarcazioni uno status particolare che consente di derogare alla norme contenute nel decreto. Insomma, saranno anche maxi yacht grandi come navi, ma operano sempre nell’ambito del diporto nautico. Al primo posto nella lista delle super barche che solcheranno le acque della Gallura c’è il mitico Topaz dell’emiro arabo Mansour bin Zayed Al Nahyan, in arrivo proprio oggi in Sardegna. Per la prima volta – tanto per fare un esempio – potrà navigare tra le isole dell’arcipelago della Maddalena.

«È solo il primo della lista dei grandi yacht che abitualmente frequentano il nostro mare – dicono Renato Azara e Mauro Canu, presidente e direttore di Navigo Sardegna – la modifica, pur parziale, al decreto Clini è un passo sicuramente importante, però ancora non basta. Un ringraziamento però è doveroso al comandante Felicio Angrisano, responsabile nazionale del Corpo delle capitanerie di porto, che si è battuto per rivedere il decreto ed eliminare la stortura di una applicazione troppo rigida che finiva per penalizzare pesantemente alcune regioni, come appunto la Sardegna». «Adesso – aggiungono i dirigenti di Navigo Sardegna – dobbiamo continuare la nostra battaglia per abbattere altri ostacoli allo sviluppo della nautica e del turismo nautico».

Lungo, intanto, l’elenco dei super yacht da sogno che si apprestano a solcare il mare della Gallura, maestosi e solitari. Attesi il Sarafsa, del principe Fahad bin Sultan bin Abulaziz, governatore di una provincia in Arabia saudita. E ancora il Saint Nicolas da 70 metri con tre ponti, poi il Dilbar. Già ormeggiato da qualche giorno al Molo Brin del porto vecchio di Olbia c’è il gigantesco Kismet, oltre 90 metri di acciaio lustro come uno specchio. Grandi yacht in arrivo anche dagli Usa, dall’Australia, dalla Russia e dall’Europa. «In tutto – precisa Renato Azara, che lavora proprio nel campo dei servzi per le imbarcazioni da diporto – sono almeno una quindicina i super yacht attesi in Gallura e che potranno beneficiare della deroga al decreto Clini».

Il provvedimento dei ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente è solo il primo dei grandi provvedimenti attesi dagli operatori della nautica per il rilancio del comparto. Restano infatti ancora da risolvere i nodi della gestione troppo conservativa dei parchi con particolare riferimento al divieto di avvicinamento delle imbarcazioni alle isole di Mortorio e Soffi ricomprese nel perimetro del parco nazionale della Maddalena. Una questione prioritaria per Navigo Sardegna che ha anche collaborato alla stesura del nuovo npiano del parco e, soprattutto, alla nuova perimetrazione con possibilità di accesso (almeno parziale) alle “isole proibite”. Le carte del nuovo piano sono però ancora ferme negli uffici della Regione, mentre gli operatori della nautica restano ancora alla finestra.

@marcobittau

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