La Nuova Sardegna

Olbia

Catasto digitale, emerge un porto da 600 posti

di Serena Lullia
Catasto digitale, emerge un porto da 600 posti

L’informatizzazione delle mappe ha fatto venire a galla alcuni immobili fantasma Benefici anche per il Demanio. Nel nord Sardegna acquisiti 165 ettari di terreno

12 agosto 2015
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OLBIA. Quasi un miracolo digitale. Nel passaggio dalle mappe di carta al catasto informatizzato compare un porticciolo turistico da 600 posti barca e diversi immobili fantasma. Si è concluso il progetto che manda in pensione le mappe cartacee. Tutte le informazioni catastali sono state computerizzate e arricchite con le foto aeree dei comuni che ancora mancavano all’appello: Olbia, Arzachena, Valledoria e Golfo Aranci. I vantaggi della rivoluzione digitale non sono solo per i cittadini e per i tecnici. Ma anche per l’Agenzia delle entrate. La sovrapposizione della cartografia digitale con le foto aeree ha fatto emergere 1,8 milioni di euro di rendite.

I risvolti fiscali. L’informatizzazione e il confronto dei dati già noti al Fisco con i rilievi aerei del 1990, 2004 e 2008 aggiornati a oggi, hanno fatto emergere immobili che non erano stati ancora accatastati. Tra questi un porto turistico di 800 posti.

Strumento di indagine. Dopo l’alluvione del 18 novembre 2013 la Procura di Tempio aveva bisogno di uno strumento cartografico aggiornato per le indagini sulle responsabilità del disastro. L’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione dell’autorità giudiziaria informazioni e competenze accelerando le attività di progetto sul Comune.

Vantaggi per tutti. Il completamento della digitalizzazione delle mappe ha messo in luce altri fenomeni. Nnel nord Sardegna il Demanio ha guadagnato 165 ettari di terreni, pari a 257 campi da calcio.

Visure on line. Anche il cittadino potrà consultare la cartografia catastale accedendo ai servizi per il contribuente sul portale Fisconline. «Un progetto complesso che ha richiesto competenze elevate e notevoli risorse – commenta Rossella Rotondo, direttore regionale dell’Agenzia delle entrate – e che darà un importante contributo in materia di perequazione fiscale e semplificazione del rapporto con gli utenti».

La filosofia dell’iniziativa. Il catasto digitale prova a mettere ordine tra gli strumenti di conoscenza di un territorio esploso negli ultimi decenni dal punto di vista edilizio. La nuova cartografia sostituisce quella realizzata 70 anni fa. Allora la Sardegna era una terra a vocazione agropastorale, evidentemente non più adeguata. Nell’operazione sono state recepite le variazioni dei confini amministrativi di alcuni comuni, la più antica del 1939. Adesso, messa nel cassetto anche l’ultima cartografia cartacea d’Italia, anche per Olbia e la Costa Smeralda i tecnici potranno consultare e aggiornare gli atti catastali tramite Internet senza dover andare ogni volta all’ufficio di Sassari.

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