Tari, Imu, Tasi: tutto come prima la nuova giunta non tocca le tasse
Approvato il bilancio comunale, le aliquote restano invariate. Marotto: «Meno risorse da Roma» Opposizione divisa al momento del voto. Arrivano critiche per la mancanza di fondi per il turismo
TEMPIO. Tari, Imu, Tasi: né ridotte né aumentate. Per l'anno in corso tutto viene confermato. Ma secondo consolidato copione: facile e prevedibile disappunto dell'opposizione e rassegnato e dovuto realismo di chi è chiamato a governare la città.
Ieri mattina il consiglio comunale era infatti chiamato a decidere su diverse questioni relative alla "vexata quaestio" delle varie imposte dovute dai cittadini a fronte dei servizi pubblici ricevuti: la Tari, in riferimento al piano finanziario 2015 e alle relative scadenze, l'addizionale Iperf e la Tasi.
Chiamati al voto dopo le relazioni introduttive dell'assessore alle Finanze Franco Marotto, il gruppo di maggioranza (10 consiglieri) si è espresso a favore, mentre quello della minoranza (cinque componenti) si è astenuto sui primi due punti (solo voto contrario quello della consigliera Monica Liguori) e si è mostrato decisamente contrario alla conferma della Tasi.
Ma è sull'approvazione del bilancio preventivo per l'esercizio 2015-2017 che si è evidenziata la classica ed eterna contrapposizione fra gruppi di maggioranza e minoranza.
Dopo la documentata relazione dell'assessore Marotto, chiamato al suo ruolo - come si legge nella relazione - «dopo sette mesi nel corso dei quali una parte importante delle risorse era già stata impegnata e spesa dall'amministrazione precedente e in un momento di forti restringimenti delle risorse finanziarie nei confronti degli enti locali», hanno avuto modo di intervenire quasi tutti i consiglieri di minoranza.
A partire da Sebastiana Carta, che ha rimarcato i tagli alla cultura e alla scuola arrivando a definire il bilancio freddo e privo di strumenti di sviluppo.
Sulla stessa linea Daniela Campra che ha sottolineato l'assenza nel bilancio di idee e strumenti per dare lustro a Tempio. Molto più incisivo l'intervento di Monica Liguori che ha intravvisto nelle proposte di Marotto spese zero per il rilancio turistico di Tempio, per la valorizzazione delle sue antichità, per la sua cultura e il profilarsi di un futuro di stagnazione e decadenza. E infine, prevedibile, l'affondo del capogruppo di minoranza Antonio Balata che ha definito il bilancio dell'attuale amministrazione ragionieristico e privo di ambizioni per la città.
I lavori del consiglio si sono conclusi con le linee programmatiche illustrate da Biancareddu.
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