Oschiri per due giorni diventa la capitale della lingua sarda
Sabato e domenica alla Fondazione Giovanna Sanna la seconda “Festa de sa limba ufitziale” del Csu Dibattiti, musica, archeologia: l’obiettivo è sensibilizzare sui vantaggi di un uso non folcloristico
OSCHIRI. Un ricco programma è stato allestito per la seconda edizione della "Festa de sa Limba Ufitziale", in programma sabato e domenica a Oschiri in occasione della Giornata Europea delle Lingue. Organizza il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale (Csu); ospiterà l'evento la Fondazione Giovanna Sanna nella sua sede in piazza Monsignor Bua. Su iniziativa del Consiglio d'Europa, la Giornata viene celebrata il 26 settembre di ogni anno a partire dal 2001 con un gran numero di eventi in tutto il vecchio continente: attività per bambini, programmi televisivi e radiofonici, corsi di lingua e conferenze. Gli europei sono dunque incoraggiati a imparare più lingue, a ogni età, dentro e fuori dalla scuola.
Il Csu, nella convinzione che la diversità linguistica sia uno strumento per ottenere una migliore comprensione interculturale e un elemento chiave nel ricco patrimonio culturale della Sardegna, aderisce all'iniziativamirando alla promozione di un vero pluralismo linguistico. Sabato si inizia alle 16 col seguente programma: introduzione ai lavori del curatore e moderatore della due giorni, Roberto Carta, relazione di Giuseppe Corronca sulla “lingua sarda comune” e di Manu Ennas sull'uso del sardo nei media. A seguire un tavolo cui parteciperanno e si confronteranno con le posizioni del Csu diversi politici regionali di spicco quali Mauro Pili (deputato), Roberto Deriu (consigliere regionale), Giovanni Columbu (segretario Psd'Az e regista di film in lingua sarda come "Arcipelaghi" e “Su Re"), Efisio Arbau (leader del movimento La Base), Bustianu Cumpostu (figura storica dell'indipendentismo sardo), Fedele Sanciu e altri. Giuseppe Corongiu, ex direttore del servizio lingua sarda regionale, illustrerà la relazione inviata dal Csu al Consiglio d'Europa sul trattamento riservato alle lingue minori, tra cui il sardo. Alle 20 un intervento parlato e cantato dell’artista Carla Denule.
Domenica si inizia alle 9.30: previsti decine di interventi brevi a testimonianza di usi normali della lingua sarda nei più diversi ambiti: dalla scuola al sociale, dall'informazione alla veicolazione di eventi. Il pomeriggio sarà dedicato all'archeologia: la guida locale Giorgio Pala illustrerà i misteri e il fascino dell'altare di Santo Stefano e lo farà in lingua sarda.
Nei locali della Fondazione sarà possibile visitare la famosa mostra dedicata al catalano, altra lingua minoritaria, denominata "Català, llengua d'Europa" organizzata della dal Governo della Catalogna. Prevista la proiezione di due corti in lingua sarda del regista Gianni Langiu. Altro spazio importante sarà quello dedicato ai libri in lingua sarda: oltre 70 titoli, di diversi editori sardi, Condaghes e Papiros su tutti. Non mancheranno naturalmente le pubblicazioni su Oschiri e sul territorio oschirese. Prevista la partecipazione di artigiani del coltello e della ceramica.
L'obiettivo è sensibilizzare opinione pubblica e politici sulla possibilità di futuro della lingua sarda e sui vantaggi immateriali e materiali che potrebbero scaturire da un uso normale e non folcloristico.