La Nuova Sardegna

Olbia

confraternita del moscato

Rievocata in piazza Gallura la pigiatura dell’uva da vino

Rievocata in piazza Gallura la pigiatura dell’uva da vino

TEMPIO. Piazza Gallura, nel cuore della città, ha accolto per la seconda volta la rievocazione della tradizionale vendemmia del moscato, uva e vino fra i più rappresentativi della storia secolare...

27 settembre 2015
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TEMPIO. Piazza Gallura, nel cuore della città, ha accolto per la seconda volta la rievocazione della tradizionale vendemmia del moscato, uva e vino fra i più rappresentativi della storia secolare della vigna in Alta Gallura. L'omonima confraternita, sorta nel 1983, organizzatrice dell'evento, ha infatti per scopo la sua celebrazione e la sua continuità. Un vendemmia che in questo caso, vista anche la sua dichiarata valenza di richiamo turistico, limita la sua funzione alla sola pigiatura dell'uva e lascia alle spalle, per motivi pratici, la raccolta del muscateddu lungo i filari dei vigneti sparsi nel vasto territorio circostante l'abitato di Tempio.

Proprio la raccolta, in pieno settembre, è sempre stata un momento di festa collettiva con ragazzi e ragazze impegnati a tagliare e a raccogliere i grappoli, a cantare e divertisi e a intrecciare giochi d'amore secondo l'antica canzone “Curagghju, bibinnadori, lestru, alzeti li mani.... Siddh'era pa li 'agghjani la igna punia fiori” (Avanti vendemmiatori, muovete lesti le mani.... Dipendesse dall'ardore dei giovani, dalla vigna deriverebbero fiori).

Ecco invece, in piazza Gallura, la vendemmia del moscato che concentra le sue operazioni nella pigiatura dell'uva, in forma spettacolare ed ancora con le giovani donne protagoniste. Eccole infatti, in costume tradizionale, sopra la tradizionale cassa, la gonna sollevata oltre le ginocchia pestare a piedi nudi le uve moscato che uomini, nel ripristinato costume contadino tempiese, riversano nella cassa. E sotto questa damigiane e ceste per la raccolta dei raspi con accanto una tradizionale vecchia pressa, recuperata da antichi fondachi della città.

Il tutto di fronte a una schiera di curiosi tra cui diversi turisti, giunti in città sul richiamo della riproposizione dell'antica tradizione della vendemmia, a fronte dell'ammodernamento del settore vitivinicolo del territorio, arrivato a rappresentare una risorsa fondamentale dell'economia agricola gallurese.

Soddisfatti del successo dell'evento gli organizzatori, ovvero i dirigenti e i soci della “Confraternita del Moscato”, la prima di questo genere mai nata in Sardegna. (t.b.)

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