La Nuova Sardegna

Olbia

Danneggiamenti al Corso, è un mistero

di Giampiero Cocco
Danneggiamenti al Corso, è un mistero

Distrutta una delle palle di granito davanti all’ex Scolastico. Forse un raid vandalico. Spente le telecamere di sorveglianza

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OLBIA. Una delle palle di granito che abbelliscono la passeggiata di Corso Umberto, a poche decine di metri di distanza dal palazzo comunale, è andata in frantumi, ieri notte.

Cosa o chi abbia causato – volontariamente o casualmente – quella frattura nella pietra dura, lasciando sul posto i frammenti sono un giallo che la polizia urbana sta cercando di dipanare al più presto. Anche se i supporti tecnologici, in questa particolare circostanza, non saranno utilizzabili in quanto il servizio di videosorveglianza del centro cittadino è da tempo spento per manutenzione. E dire che lo scorso anno le esuberanze di un gruppo di ragazzi e ragazze che avevano esagerato con l’alcol, si erano divertiti a decapitare un Babbo natale che abbelliva l’ingresso di un esercizio commerciale vennero identificati, nel giro di poche, ore grazie ai filmati di sicurezza. Scoprire che ha rotto la palla di granito non sarà possibile perché l’impresa incaricata di effettuare le manutenzioni all’impianto di telesorveglianza della passeggiata cittadina non ha ancora – per ritardi dovuti, parrebbe, ai rinnovi della convenzione con gli uffici tecnici comunali competenti – proceduto a riaccendere gli occhi elettronici delle telecamere. Lasciando al “buio” una delle zone più importanti della città, il corso Umberto. Con buona pace di quanti, non molto tempo fa, insorsero per protestare sull’abbandono in cui versava la città nelle ore notturne e la vibrante richiesta al questore di Sassari di incrementare i controlli da parte delle forze dell’ordine. Il capo della polizia parlò di prevenzione, da attuare con una rete di telesorveglianza cittadina. Che resta spenta.

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