Saremar, Pili sale a bordo della protesta
La Maddalena, il deputato di Unidos incontra i marittimi che hanno iniziato lo sciopero della fame
LA MADDALENA. Nel primo giorno dello sciopero della fame dei lavoratori della Saremar in lotta contro i licenziamenti, si sono svolte le assemblee a bordi dei traghetti che coprono la linea Santa Teresa-Bonifacio e La Maddalena-Palau. Un modo forte per richiamare l'attenzione sulla vertenza occupazionale che coinvolge 167 marittimi della compagnia di navigazione controllata al 100 per cento dalla Regione. A bordo delle navi Ichnusa, Caprera e Santo Stefano, su cui i dipendenti stanno attuando la protesta, è arrivato a sorpresa anche il deputato di Unidos, Mauro Pili. Che assieme ai marittimi ha issato la bandiera dei Quattro Mori sul ponte della motonave Santo Stefano. «Lo sciopero della fame è un gesto estremo contro una Regione vigliacca che mette per strada centinaia di famiglie per perseguire gli affari di privati – attacca il parlamentare sardo –. Una politica regionale latitante e complice che sta devastando la continuità territoriale per le isole minori. Questo gesto estremo deve far riflettere e costringere la Regione a salvare la Saremar e impedire che i pirati del mare mettano le mani anche sulla continuità per le isole minori.Si sta utilizzando la Regione Sardegna per creare un vantaggio per alcuni privati che gestiscono o vogliono gestire queste rotte. Perché c'è un appalto da 100 milioni di euro. Noi non possiamo pensare di regalare questi soldi. Sostenere, come sta facendo la Regione, l'impossibilità di mantenere pubblica la continuità per le isole minori e per la Corsica è semplicemente la strada più facile per svendere le rotte, Tutto questo deve essere impedito».
Secondo il deputato di Unidos «non ci sono mezzi termini. I licenziamenti sono partiti e al 31 dicembre i dipendenti della Saremar saranno senza lavoro. Non si può più perdere tempo. Ci sono tutte le possibilità per salvare la compagnia. Per questo abbiamo suggerito un percorso puntuale e definito con richiami chiari e codificati per affrontare il salvataggio della Saremar». In serata dieci marittimi hanno “occupato” il traghetto Isola di Santo Stefano e lì hanno deciso di trascorrere la notte.