La Nuova Sardegna

Olbia

Influenza, allarme dell’Asl: vaccinazioni in netto calo

di Stefania Puorro
Influenza, allarme dell’Asl: vaccinazioni in netto calo

La campagna di prevenzione 2015 punta su coinvolgimento e sensibilizzazione In campo i dirigenti sanitari, i medici di base e gli specialisti anche ospedalieri

22 ottobre 2015
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OLBIA. La Gallura è il terzo territorio in Sardegna per numero di vaccinazioni contro l’influenza. Non è all’ultimo posto, ma negli ultimi anni - in media con quelli che sono i risultati nazionali e regionali - ha comunque subìto un nettissimo calo delle vaccinazioni. Di fronte al quale la Asl di Olbia annuncia una vera svolta della sua campagna di prevenzione per contrastare la tendenza negativa. Se n’è parlato anche ieri mattina, nella sala riunioni del museo archeologico, dove il direttore del Servizio di Igiene Pubblica Tonino Saba ha chiamato a raccolta gli specialisti del territorio e i pediatri e i medici di base.

I numeri. A dare un po’ di numeri e a fare un quadro preciso della situazione è stata Maria Adelia Aini, medico di Igiene Pubblica, che ha confermato come dal 2000 al 2010 la copertura vaccinale sia cresciuta in Gallura («dall’8 per cento della popolazione vaccinata nella nostra Asl, si è arrivati sino a picchi che hanno sfiorato il 18 per cento nel 2010»), per poi assistere «a un continuo calo nel corso delle ultime quattro campagne». Aggiungendo inoltre «che è diminuito sia il numero degli operatori sanitari che si sono vaccinati, sia quello delle persone che soffrono di patologie croniche».

Le strategie. «Riteniamo che l’attività debba essere allargata - ha rimarcato Tonino Saba -, nel senso che deve crescere la platea dei vaccinatori. Vogliamo quindi coinvolgere tutti gli specialisti, compresi quelli ospedalieri. Altro punto importante: si devono individuare meglio i soggetti ammalati. Ma, in questo caso, a livello locale, c’è un’importantissima novità che consentirà di raggiungere l’obiettivo: tutti i medici di base, sul loro pc, troveranno ora l’elenco intero dei pazienti ma con in evidenza i nomi di coloro che soffrono di patologie croniche e a cui la vaccinanzione contro l’influenza va consigliata in modo particolare. E ancora: intendiamo monitorare tutti coloro che si vaccinano - ha chiuso Saba -, per avere sempre una situazione sotto controllo e costantemente aggiornata».

Il piano regionale. «Stiamo procedendo in linea con il piano regionale di prevenzione - ha spiegato Paolo Tecleme, commissario della Asl di Olbia - e si tratta di una vera e propria rivoluzione. Il fenomeno del calo delle vaccinazioni, si è registrato nel momento in cui è esploso il disastro dei vaccini ritirati. Un fatto che ha creato sfiducia da parte della popolazione. Ma è opportuno ricordare, e questo vale anche per i vaccini obbligatori per i bambini, che c’è l’unanimità del mondo scientifico sul rapporto beneficio-rischio. E il beneficio è nettamente superiore».

La sinergia. «Tutta l’azienda è coinvolta in questa campagna di vaccinazione antinfluenzale - ha aggiunto Salvatore Ortu, direttore sanitario della Azienda sanitaria locale - e attueremo una vera e propria guerra ai compartimenti stagni. Tutti devono operare in un’unica direzione: che è quella di convincere il paziente che soffre di patologie croniche o coloro che lavorano a contatto con il pubblico, a vaccinarsi».

Il via. Ma quando ci si potrà vaccinare contro l’influenza? A partire dal mese di novembre (quando cioè è previsto l’arrivo dei vaccini). Presto la Asl di Olbia farà sapere la data precisa.

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