Acqua color tè? C’è troppo manganese
Abbanoa risponde al sindaco Giovannelli: è colpa dal basso livello del bacino del Liscia. Ordinanza di non potabilità in arrivo
OLBIA. La torbidità dell'acqua della rete cittadina e la presenza di alte concentrazioni di manganese sono dovute al basso livello raggiunto dall'invaso del Liscia. Parola di Abbanoa, che ha emesso una nota sull’argomento a poche ore dalla lettera del sindaco Gianni Giovannelli, il quale chiedeva al gestore unico di risolvere urgentemente il problema dell'acqua color tè che esce da molti rubinetti delle utenze di Olbia.
«A causa della scarsità di risorsa idrica presente nel lago del Liscia – dice Abbanoa – la qualità d’acqua fornita dall’invaso è divenuta molto scadente, con un’alta concentrazione di torbidità e manganese intorno ai 500 microgrammi per litro. Tale situazione attualmente non consente di garantire un completo processo di potabilizzazione nell'impianto dell'Agnata». Abbanoa precisa che sono in corso attività per contrastare il fenomeno: «Si sta attivando un’ulteriore linea di preossidazione aumentando il processo di disinfezione dell’acqua per eliminare le impurità». In corso anche un monitoraggio per accertare la situazione nei singoli Comuni serviti dal Liscia: oltre Olbia, sono interessati anche Golfo Aranci, Monti, Telti, Loiri Porto San Paolo, Santa Teresa, Sant’Antonio di Gallura, Luogosanto, Aglientu, Palau e Arzachena.
Il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, dice di attendere ora i risultati delle analisi dell'Asl per emettere un'eventuale ordinanza di non potabilità. «Moltissimi concittadini – ha scritto al direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas – presentano lamentele circa l'alterazione del colore dell'acqua erogata presso le loro abitazioni e attività commerciali. L'Asl ci comunica che tale problema sarebbe riconducibile a un'elevata presenza di manganese. Non potendo sopportare ulteriori disservizi come quelli segnalati, vi preghiamo di voler urgentemente adottare ogni azione di vostra competenza per giungere con sollecitudine alla soluzione del disservizio».
«La gente è inferocita – spiega il sindaco –, che l’acqua sia non potabile o solo di colore sgradevole, i cittadini pagano per quel servizio. Abbiamo chiesto un’integrazione delle analisi all’Asl e attendo di essere informato per capire quale provvedimento prendere per tutelare la salute pubblica. Il problema riguarda parecchie zone della città, spero di avere immediatamente gli elementi per decidere il da farsi».