Scaloppine ai funghi tossici: in ospedale marito, moglie e due nipoti
Nuovo caso di avvelenamento a Loiri - Porto San Paolo, appello dell'Asl di Olbia: «Non affidatevi al fai da te, prima del consumo chiedete la consulenza dei nostri specialisti»
OLBIA. Un piatto di scaloppine ai funghi ha fatto finire in ospedale una famiglia di quattro persone di Loiri Porto San Paolo. Salgono così a cinque il numero delle persone di Loiri ricoverate per avvelenamento da funghi., Ieri, era finito in ospedale un trentenne. La Asl di Olbia, visto il ripetersi dei ricoveri, lancia un appello: «Non affidatevi al fai da te, prima del consumo chiedete la consulenza degli specialisti della Asl».
Marito e moglie, entrambi di 55 anni, e due nipoti 13enni, sono stati portati al Pronto soccorso dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, poche ore dopo aver consumato i funghi raccolti nelle campagne di Loiri. Tutti e quattro hanno lamentato vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e diarrea.
I medici hanno accertato che l'intossicazione è stata causata dall'ingestione di un fungo velenoso a breve latenza, l'Entoloma Sinuatum, che se non trattato clinicamente può comportare anche danni al fegato.
I due tredicenni si trovano ricoverati, in osservazione, nel reparto di Pediatria: le loro condizioni sono stazionarie. La donna è in osservazione mentre il marito, che ha lamentato i sintomi minori, ha rifiutato il ricovero. Tutti e quattro i pazienti verranno comunque sottoposti ad ulteriori accertamenti.
L'Asl sollecita la popolazione a utilizzare il servizio gratuito istituito negli ambulatori di Olbia e Tempio Pausania dove micologi garantiscono una attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi.