Giallo sul teatro, slitta l’assegnazione
Doveva essere il giorno del nuovo gestore del Carmine, ma l’apertura delle buste è stata spostata. Cambia la commissione
TEMPIO. Fumata nera, ieri mattina in municipio, nel percorso burocratico per l’assegnazione del Teatro del Carmine, da 19 mesi ormai senza alcuna gestione. Le buste con la relativa documentazione attestante anche il grado di professionalità maturata per la gestione di un teatro non sono state aperte, così come invece stabilito dal relativo bando di gara che aveva previsto per le 10 di ieri l’apertura pubblica.
Attesa inutile. “Motivi burocratici”, hanno spiegato, senza peraltro chiarirne la natura, due impiegate, presentatesi, dopo circa un’ora e mezza di ritardo, nel salone al primo piano del palazzo. Ad attendere, fra gli altri, era presente, assieme al suo legale, anche Michela Pirigheddu, titolare della Cine Digital, una delle due imprese; l’altra impresa partecipante, la “Lux in Umbra” di Immacolata e Marco Serra, non era invece presente. Alle giuste rimostranze del legale e dell’interessata che protestavano soprattutto per essere stati lasciati privi di notizie per così tanto tempo, le due impiegate decidevano di far incontrare il legale e la titolare della Cine Digital con Piera Sotgiu, dirigente responsabile del settore Servizi alla persona e alle imprese.
Nuova data. L’alto funzionario, scusandosi per il disguido, informava gli interessati che per “questioni di opportunità” si sarebbe dovuto procedere alla sostituzione di un componente della commissione “esaminatrice” delle offerte di gara, fra l’altro Rup della pratica, cioè Responsabile unico del procedimento. Le buste comunque, ha assicurato il funzionario, verranno aperte pubblicamente mercoledì prossimo, sempre alle 10, nella sala delle conferenza al primo piano del palazzo comunale.
Palazzo lontano. Un disguido comprensibile che poteva però essere evitato, con una tempestiva comunicazione, sia per il rispetto dei cittadini, sia per evitare sull’argomento ulteriori polemiche dopo quelle al cianuro che da 19 mesi si trascinano in città sul Teatro del Carmine.
Gianni Addis, comunque, giovedì mattina, alla scadenza dei termini di presentazione, era stato buon profeta, quando - ricordando l’appuntamento, poi mancato, di ieri - aveva affermato che difficilmente il teatro sarebbe stato assegnato alla prima riunione. D’altra parte la mole di documentazione richiesta ha necessità di essere esaminata e valutata attentamente.
Grande attesa. In città, comunque, l’attesa per la ripresa dell’attività nella struttura è notevole. Non solo da parte della gente comune, che guarda al Teatro del Carmine con orgoglio e affetto, ma anche da parte di associazioni culturali, ludiche e sportive, delle scuole, delle classi dei Fidali, e di tante altre che nel Teatro del Carmine - regolamentati severamente da precise norme di carattere comportamentali e in alcuni casi anche da ben definite e modeste richieste di locazione - hanno sempre trovato accoglienza per svolgervi le loro manifestazioni.