La Nuova Sardegna

Olbia

Bassacutena, un'incredibile avventura di 50 anni fa: l'atterraggio di tre disertori della Legione straniera

Soldati della Legione straniera
Soldati della Legione straniera

Per sottrarsi al durissimo addestramento rubarono un aereo ad Ajaccio e partirono per la Sardegna: la loro fuga si concluse felicemente nelle campagne della Gallura

08 dicembre 2015
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Si erano arruolati nelle Legione straniera pieni di entusiasmo e di ambizione. Sognavano grandi avventure e gesti eroici, ma nel giro di poche settimane scoprirono che la vita nel corpo dell'esercito francese era massacrante.

Pur di sottrarsi alla durezza delle esercitazioni e alla tirannia dei superiori, tre giovani soldati decisero di disertare,  sapendo benissimo di rischiare la fucilazione. E così rubarono un aereo in Corsica e decollarono verso la Sardegna...

E' l'incredibile storia che si può leggere a pagina 8 della Nuova Sardegna dell'8 dicembre 1965, esattamente cinquant'anni fa. Ve la riproponiamo.

ERANO ALLA LEGIONE STRANIERA DA QUATTRO MESI I TRE GIOVANI ATTERRATI A BASSACUTENA

Incontenibile esultanza appena saputo che si trovavano in terra sarda

TEMPIO. I tre legionari che nella nottata di ieri hanno raggiunto avventurosamente la Sardegna da Ajaccio a bordo del fragile aereo monomotore finito rovinosamente su un campo alla periferia di Bassacutena, lasceranno l'ospedale di Tempio quando saranno in grado di abbandonare il letto, solo per essere affidati, dalla questura, ai Consolati dei rispettivi Paesi che provvederanno direttamente al loro rimpatrio.

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I giovani, infatti, non sono imputabili di alcun reato da parte dell'autorità giudiziaria italiana che è soltanto in attesa di notizie più precise dalla Francia - dopo le prime comunicazioni telefoniche con le autorità corse - per sapere se Moritz Erwin, Kurt Schaler e Fred Hinz si siano macchiati, al momento della fuga, di reati più gravi di quelli già accertati.

Per il furto d'uso dell'aereo e per la diserzione, infatti, i tre non potranno essere estradati; sarebbe ben diverso invece se per mettere in atto il romanzesco e ardito piano avessero, per esempio, ucciso una sentinella.

I tre feriti - che non sono piantonati, ma «sorvegliati» con discrezione dai carabinieri - si sono intanto rimessi dallo choc e oggi hanno nuovamente raccontato la loro storia ai curiosi che sono andati a trovarli in ospedale. Erano alla Legione soltanto da quattro mesi, ma hanno avuto tutto il tempo, durante il severo periodo di addestramento, di pentirsi della loro alzata di testa.

I giovani sono stati visitati stamane da alcuni dei soccorritori che da Bassacutena li avevano trasportati a Tempio intrattenendosi con loro cordialmente. Uno di questi ultimi ha raccontato che i tre, appena raggiunti, hanno subito chiesto se fossero in Sardegna e, avutane risposta affermativa, hanno alzato le braccia al cielo esprimendo la loro gioia nonostante le ferite e spiegando che se fossero stati ripresi sarebbero stati fucilati sul posto.

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Non è stato ancora accertato, intanto, a chi appartenga l'aereo siglato F-BNCW, del quale i tre si sono impossessati nell'aereoporto di Ajaccio. Notizie contrastanti giunte telefonicamente dalla Corsica parlano di un velivolo da turismo di proprietà dell'Aereoclub ajaccino e di un aereo militare da addestramento. I colori dell'apparecchio, che come è noto è dipinto di bianco e di celeste, ed il fatto che il presidente dell'aereoclub corso abbia tentato ieri di mettersi telefonicamente in contatto con il comandante la compagnia carabinieri di Tempio, fanno pensare comunque che la prima ipotesi sia quella giusta. I rottami del velivolo non sono stati ancora rimossi e sono sempre piantonati dai carabinieri.

(a cura di Pier Luigi Rubattu)

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