A Santa Teresa una giunta a 5
Il sindaco sostituisce Avellino e nomina due nuovi assessori. Nel cda Silene un dipendente comunale
SANTA TERESA. Le dimissioni dell’assessore Anna Maria Avellino hanno provocato una reazione a catena, in Consiglio come nella Silene. L’uscita di scena di Avellino porta l’ingresso in giunta di Stefania Taras e Gianbattista Manduco. Dal cda della Silene si dimette Pierpaolo Asara per poter entrare in Consiglio. Nella municipalizzata verrà nominato un dipendente comunale.
Il Consiglio. L’ex delegata alla Cultura e alla Pubblica istruzione in una lettera inviata al sindaco il 4 febbraio aveva spiegato i motivi del suo passo indietro, anche da consigliere di maggioranza. Respinte in prima battuta, le dimissioni erano state poi ripresentate e accettate il 15 febbraio. In aula consiliare è botta e risposta sulle dimissioni. Alcuni dei passi forti contenuti nella lettera della Avellino, letta in aula dal primo cittadino, vengono commentati dall'opposizione.
Dura lettera. «Siamo vicini all'ex assessore, siamo certi che la sua decisione non fosse dettata dalla volontà di sottrarsi al carico di lavoro richiesto – dice la capogruppo Angela Antona –, ma dall'impotenza di fronte alle dinamiche di palazzo che hanno ostacolato il raggiungimento degli obiettivi. È scritto in modo esplicito in un punto della lettera “abbiamo dimenticato i nostri buoni propositi, la nostra voglia di fare squadra, vista la poca per non dire quasi assente collaborazione e condivisione che c'è all’interno della maggioranza». Risponde il sindaco Stefano Pisciottu. «Mi piacerebbe sapere quali sono gli intrighi di palazzo che hanno determinato le sue dimissioni. Questa maggioranza ha lavorato producendo atti per mantenere i giusti equilibri, abbiamo dimostrato ampiamente di non essere condizionati neanche dai partiti, strumenti della democrazia, altrimenti si va incontro all'improvvisazione». Controbatte la Antona. «Abbiamo parlato di dinamiche di palazzo non di intrighi. Abbiamo preso atto delle vere ragioni che hanno portato l’assessore a dimettersi». I botta e risposta alla fine si chiudono con una dichiarazione del sindaco. «Confermo il mio apprezzamento per il lavoro svolto da Anna Maria, ciascuno interpreta il documento come vuole». Nuovi assessori. Il primo cittadino ufficializza gli incarichi di assessore a Stefania Taras, già delegata al Turismo, che ora si occuperà anche di Cultura, e a Gianbattista Manduco al quale affida la nuova delega alla Protezione civile, confermando quelle alla Portualità, Viabilità e verde pubblico. «Un quinto assessore replica compiti riconducibili ai Lavori pubblici e all'Arredo urbano – dichiara la Antona –, così come per la Portualità, visto che il porto è gestito attraverso una partecipata da un direttore e da un presidente, quest’ultimo espressione politica del sindaco. Inoltre è un costo in più per le casse comunali che si poteva risparmiare».
Silene. Il sindaco conferma il cda esistente e annuncia che Asara sarà sostituito da un dipendente comunale (esclusi i funzionari), in attesa della riforma del governo centrale che con una sforbiciata sulle partecipate azzererà il consiglio di amministrazione per lasciare posto a un amministratore unico. «Non ci sarà posto per un componente della minoranza, come richiesto da tempo – sottolinea la Antona –. Questa non è democrazia, fino all'entrata in vigore della nuova normativa ci si attiene alle leggi vigenti, dunque se ci fosse stata la volontà politica avreste potuto nominare anche un nostro rappresentante».