Scanu: «Alle primarie sarò super partes»
Il deputato del Pd: «Non appartengo ad alcuna area, quello che conta è il progetto politico per vincere le elezioni»
OLBIA. «Alle primarie non appoggerò alcun candidato. Sarò super partes, quello che interessa è il progetto politico». Parole di Gian Piero Scanu, uno dei padri del centrosinistra olbiese, deputato e uomo forte del Pd, presidente della commissione parlamentare speciale sull’uranio impoverito. Litigi e spaccature messi da parte in nome di un obiettivo: continuare il cammino amministrativo di Olbia, con la Coalizione Civica e democratica, che aggiunga, alle forze già presenti, nuovi uomini e nuovi contributi di idee.
Scanu l’idea base è una coalizione molto allargata?
«Esattamente. Del resto io lo dico da anni: alle elezioni occorre ripetere il modello che ha consentito il successo di Giovannelli. Ovviamente con le correzioni necessarie. Il punto è che bisogna prendere atto che le complessità che caratterizzano Olbia impongono il superamento del modello classico centrodestra-centrosinistra. Via le barriere ideologiche, per dar spazio a un progetto condiviso che aiuti la città a crescere».
Un’idea che sembra accompagnare la formazione della coalizione.
«Sì. Basti pensare all’ingresso di Civicamente di Jacopo Merlini e dell’Udc. Ma noi crediamo che questa coalizione possa essere rafforzata dalla presenza di altri elementi. E cito intanto la possibilità che ci sia una lista del sindaco Gianni Giovannelli, che segni una ulteriore a continuità con questa amministrazione, e anche L’Altra Olbia di Marco Balata, movimento interessante che porterebbe un ottimo apporto e che già da qualche anno partecipa alla vita politica, sociale e culturale cittadina. Ma vedo anche liste formate nei quartieri e nelle frazioni, proprio per entrare ulteriormente nel vivo dei problemi».
Il progetto nasce dunque dalle forze che lo compongono e su questo poi si inserisce il nome del sindaco.
«Il sindaco è importante. Ma la forza della coalizione è determinata principalmente dalle sue componenti. Il sindaco non è altri che l’illuminato coordinatore delle varie sensibilità presenti nella Coalizione civica e democratica».
Ma lei inizialmente voleva evitare le primarie?
«Mai pensato. Magari se si fosse trovato un nome che avesse messo subito d’accordo tutti, sarebbe stato meglio. In questo caso, invece, ci sono diversi candidati. Ben vengano. Del resto le primarie sono un esercizio formidabile di democrazia. Certo lasciano qualche ruggine, ma poi la coalizione si ricompatterà per vincere e governare».
Intanto si è ricompattato il Partito democratico olbiese.
«Ho fatto la mia parte per la ricomposizione del Pd. Nella prospettiva del progetto politico su cui lavoro da tempo è un aspetto fondamentale. Diversamente non sarebbero stati credibili, il progetto e neanche il Partito democratico. E credo che la ammissione comune delle proprie responsabilità sia un punto di partenza fondamentale»
Ma lei appoggerà Merlini alle primarie del 19 marzo?
«No. Sarò super partes. Non appoggerò nessuno. Mi ritengo un federatore, con le conseguenze che questo comporta. Ho una grande stima di Merlini e mi sono battuto perché potesse credere nell’affidabilità politica della coalizione e nella sua utilità per il governo della città ed entrasse dunque nel progetto. Io non ho alcuna area, e lo dimostra il fatto che non appoggio nessuno. Sono una riserva utile per la coalizione».
Che pensa delle candidature a sindaco di Vanni Sanna e di Settimo Nizzi.
«Penso sempre bene di chi si candida e si mette in gioco- Nessun giudizio dunque, tutti rispettati e rispettabili».
Come giudica i 5 anni di governo passati?
«Sono stati anni difficili e di questo occorre tener conto per dare un giudizio onesto. L’amministrazione Giovannelli ha fatto anche qualche errore ma ha avuto la forza di porvi rimedio. Ma c’è stato impegno e gran volontà di risolvere i problemi. Di certo altri 5 anni serviranno per portare a compimento molte delle cose avviate».
E il governo futuro?
»La giunta che verrà avrà il privilegio di accompagnare il Mater e la città della scienza. Una formidabile opportunità per tutta la Sardegna. Molti sono increduli, ma questo sogno si sta realizzando. Spero che gli olbiesi diano il governo della città in mani sicure. Perchê ci sono anche altre battaglie da fare sullo sfondo. E, principalmente, quello del livello istituzionale di Olbia e della Gallura che devono avere una dignità istituzionale perlomeno pari a quella di Sassari».