La Nuova Sardegna

Olbia

"Dalla Regione niente aiuti alla ristorazione"

di Tiziana Simula
Gavina Braccu
Gavina Braccu

Gavina Braccu (Fipe Confcommercio): «Esclusi dagli incentivi proposti in un bando della Ras»

07 marzo 2016
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OLBIA. Si chiama “Più turismo più lavoro” e prevede l’assegnazione di contributi per le aziende che assumono nei cosidetti mesi di spalla, promuovendo nel contempo l’allungamento della stagione turistica e l’assunzione di giovani in cerca di occupazione. Un bando atteso dagli operatori del comparto turistico. Se non fosse che l’informativa preliminare relativa all’avviso pubblico circolata in questi giorni tra gli operatori, ha lasciato di stucco i ristoratori. Esclusi dal bando. Per loro, nessun contributo economico. Che andrà invece alle imprese del settore del turismo ricettivo. «Come se la ristorazione non appartenesse al comparto turistico – protesta Gavina Braccu, nota ristoratrice gallurese e presidente dell’area Gallura della Fipe-Confcommercio (Federazione pubblici esercizi), nonché consigliere del direttivo Fipe nazionale –. Esprimo tutto il mio disappunto per un bando che esclude in modo discriminante l’intero comparto della ristorazione che non rientra nelle strutture ricettive, favorendo solo alberghi, villaggi turistici, b&b, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, residence, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte. Se l’iniziativa della Regione, programmata per il triennio 2016-2018, ha l’obiettivo di promuovere le attività utili alla crescita dell’economia regionale e al sostegno dell’occupazione, non si può non tener conto che il maggior numero dei lavoratori nel settore del turismo è occupato proprio nei pubblici esercizi. Chiediamo chiarimenti all’assessorato regionale del Lavoro e soprattutto sollecitiamo l’inclusione del comparto della ristorazione nel bando, confidando nel fatto che la stesura definitiva dev’essere ancora fatta».

La pubblicazione è prevista per marzo. A disposizione delle imprese del turismo ricettivo ci sono 7 milioni e mezzo di euro, suddivisi nel triennio 2016-2018. Un aiuto economico importante per le aziende.

«Le istituzioni ci chiedono spesso sacrifici con l’intento di allungare la stagione turistica – rimarca Gavina Braccu – e poi ci vediamo esclusi da un contributo che può incentivare l’assunzione di giovani sardi in cerca di occupazione».

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