La Nuova Sardegna

Olbia

Polpa di riccio non tracciata: multe salate per tre ristoratori

Polpa di riccio non tracciata: multe salate per tre ristoratori

La Capitaneria di porto ha scoperto un chilo e 600 grammi di prodotto proveniente da pesca illegale Titolari sanzionati con verbali da 4mila 500 euro. Trovato un chilo e 700 di arselle non stabulate

24 marzo 2016
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OLBIA. Nel corso dell’attività di controllo lungo la filiera della pesca il personale della Capitaneria di porto di Olbia ha concentrato la sua attenzione sugli esercizi di ristorazione che lavorano nella zona sud della città. Tre i ristoranti finiti sotto la lente di ingrandimento. In tutti e tre i casi è stata trovata della polpa di riccio di provenienza illecita, frutto cioè di pesca illegale, quindi non tracciata né tracciabile secondo le normative in vigore. La polpa di riccio conservata era di 1 chilo e 600 grammi. In uno degli esercizi è stato trovato anche più di un chilo e 700 grammi di arselle, viziate dalla stessa illecita provenienza della polpa di riccio. È così scattata la verbalizzazione a carico dei titolari degli esercizi, per un totale di 4mila 500 euro. Arselle e polpa di granchio sono stati messi sotto sequestro.

Come è noto il riccio di mare è un prodotto molto ricercato sul mercato e, in particolare nei periodi vicini alle principali festività. Ed ecco perchè diventa oggetto di una pesca intensa. Il confezionamento e la conservazione della polpa di granchio, peraltro, come dimostrano le fotografie tratte durante i controlli, spesso sono alquanto discutibili e certamente non in grado di garantire commestibilità e genuinità del prodotto.

Senza contare il danno procurato ai pescatori professionisti in regola, che dalla sleale concorrenza ad opera degli abusivi subiscono un evidente danno.

L’attività che le capitaneria di porto e le Autorità di polizia e sanitarie svolgono per controllare e reprimere la pesca illegale è incessante ma subisce una intensificazione nei periodi da bollino rosso, quelli cioè a ridosso delle feste.

È là dove non è possibile risalire agli autori materiali della pesca illecita, non resta che sanzionare gli acquirenti e i detentori che per legge non possono acquistare prodotti della filiera della pesca non tracciati. Gli importi a carico dei ristoratori, stabiliti dalla normativa, possono arrivare ad essere di rilevante entità.

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