Rena Bianca da blu a marrone
Santa Teresa, la minoranza: «Tra le cause gli scarichi fognari irregolari e il depuratore inadeguato»
SANTA TERESA. L’acqua della Rena Bianca a volte non è sempre blu e la minoranza vuole vederci chiaro. Con una interrogazione chiede al sindaco e agli assessori come mai la spiaggia del paese, in cui dal 1987 sventola la Bandiera blu, cambi colore soprattutto durante la stagione estiva o con le piogge abbondanti. Da azzurro a marroncina. «Non vogliamo creare allarmismi – affermano i consiglieri del gruppo “A cara a ventu” – , ma nonostante le rassicurazioni del primo cittadino della scorsa estate, supportate dalle analisi delle acque della Asl e da un ente privato, sollecitati da numerosi cittadini ci siamo rivolti a tecnici esperti in materia. Dai dati raccolti emergono cause di non facile ma possibile soluzione, altre dovute a inadeguatezze degli impianti di scarico delle acque. Il problema va risolto in fretta, l’amministrazione Pisciottu deve avviare una serie di interventi».
Intervento risolutivo. L’opposizione sollecita e suggerisce alcune soluzioni immediate e a lunga scadenza. «Consapevoli del gravoso impegno che la situazione richiede sotto il profilo politico-amministrativo, economico e programmatico – sottolineano i consiglieri Angela Antona, Domenico Azara, Giuliana Madonna, Nadia Matta e Maurizio Muntoni –, chiediamo all’amministrazione cosa intenda fare per essere ricordata non come quella della politica del rattoppo, ma come quella che ha avuto consapevolezza di un tema vitale per il paese. A monte del problema c’è la cancellazione del sistema dunale che garantiva la protezione del retrospiaggia e la vita stessa dell’arenile».
Le ipotesi. I consiglieri chiedono uno studio approfondito per individuare le cause del cambio di colore delle acque. «La vasca di raccolta gestita dal Comune è inefficiente – afferma la capogruppo –, non è adeguata per raccogliere sabbie e detriti trasportati dall’acqua piovana, determinando il blocco e il conseguente danneggiamento delle elettropompe. Nella zona Lu Canaloni e via Capo Testa la fognatura di molte abitazioni, ancora oggi, è collegata alla rete delle acque bianche: situazione inaccettabile oltreché illegittima. Il depuratore è inadeguato a causa della mancata attivazione dello smaltimento dei fosfati, vero concime e nutrimento per far proliferare alghe di diverse specie». Nell'elenco figurano anche le mutate condizioni meteorologiche «che hanno prodotto minore forza delle correnti marine nelle Bocche di Bonifacio, portando un minore ricambio dell’acqua nella baia di Rena Bianca».
Soluzioni immediate. La minoranza sollecita l'immediata attivazione della depurazione da fosfati delle acque che dal depuratore si riversano in mare. Manutenzioni periodiche della rete fognaria; una recinzione intorno alla stazione di sollevamento e l’eliminazione degli scarichi fognari nella rete delle acque bianche.