La Nuova Sardegna

Olbia

In Gallura il lavoro c’è, ma dura solo pochi mesi

di Serena Lullia
In Gallura il lavoro c’è, ma dura solo pochi mesi

Nel 2015 presentate oltre 13mila domande per l’indennità di disoccupazione Il presidente Farina: «Il territorio offre ancora opportunità anche se stagionali»

31 marzo 2016
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OLBIA. La crisi ha gettato sabbia negli ingranaggi della macchina del lavoro. Ma la Gallura continua a macinare i numeri più alti in Sardegna per le pratiche di disoccupazione. Oltre 13mila. Per accedere alla Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, bisogna aver lavorato in modo regolare per almeno tre mesi. L’Inps legge in modo positivo il dato che conferma la dimensione della stagionalità dell’occupazione. Il nord est Sardegna, nonostante la crisi, è un territorio che continua a dare opportunità.

Gallura in cima. In passato negli uffici dell’Inps solo di Olbia arrivavano tra le 16 e le 17mila domande di disoccupazione. Nel 2015 si sono fermate a 13.161. 10.616 sono state presentate negli uffici olbiesi e di queste 9510 sono già state ultimate; 2545 sono state avviate a Tempio. «È evidente che il calo c'è stato – commenta Alberto Farina, presidente del Comitato interprovinciale dell’Inps nord Sardegna, primo gallurese alla guida dell’istituto dopo ben 46 anni –. Ma le oltre 13mila pratiche sono da leggere positivamente. Significa che questo territorio dà ancora delle opportunità di lavoro sebbene stagionali. Un dato ancora più positivo se lo si guarda in una ottica regionale. È il più alto di tutta la Sardegna». Migliaia di pratiche da smaltire che si traducono in un super lavoro per il personale Inps. «Per i dipendenti le domande Naspi sono molte impegnative, ancor di più quest’anno con la nuova normativa – aggiunge Farina –. Gli uffici di Olbia sono sottodimensionati di sette persone e quello di Tempio di due. Ma stanno facendo un ottimo lavoro».

Dinamismo imprenditoriale. Sulla base dell’analisi 2015 dell’Inps emerge un altro dato che conferma la dinamicità della Gallura. Nella ex provincia di Olbia-Tempio si concentra il 40% delle aziende di tutta la ex provincia di Sassari. «Anche sotto l’aspetto economico questo territorio dà un apporto piuttosto notevole – sottolinea Farina –. Basti vedere la concentrazione del numero di imprese e anche la loro grandezza. Qui abbiamo le maggiori aziende del nord Sardegna come Meridiana e Starwood. Ecco perché chiediamo un potenziamento delle sedi dell’Inps. Abbiamo un tessuto economico vivo che spesso soffre della burocrazia e si scontra con la mancanza di risposte immediate che l'istituto è tenuto a dare, cosa che in gran parte sta già facendo. Ma se ci fosse un maggiore organico aumenterebbe anche la produttività».

Allarme voucher. L’effetto voucher potrebbe dopare il numero delle domande per l’indennità di disoccupazione. «I lavoratori devono stare attenti – lancia l’allarme il presidente Farina –. È stato portato a 7mila euro netti il limite massimo che un lavoratore può guadagnare con i buoni lavoro. Ma i voucher non producono effetto ai fini della disoccupazione. Bisogna quindi prestare grande attenzione alle proposte che vengono fatte dai datori di lavoro. Molto spesso, soprattutto nel campo turistico, l’uso dei voucher viene stravolto nella sua finalità. Capita quindi che una impresa faccia un contratto a termine di due mesi e poi offra il pagamento in voucher per i tre mesi successivi. Sappiano i lavoratori che gli ultimi tre mesi non verranno calcolati quando presenterà la domanda di disoccupazione».

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