Emergenza idrica finita, ieri sera è tornata l’acqua
Riparata la perdita in una condotta, ma in ritardo rispetto ai tempi stabiliti Per giorni autobotti al lavoro per rifornire ospedale, carcere e alcuni paesi
TEMPIO. La perdita di Abbanoa che ha assetato da domenica scorsa Calangianus, Luras, Nuchis e due quartieri di Tempio, Viale Kennedy e Viale Don Sturzo ivi compresi la casa di reclusione di Nuchis e il Paolo Dettori di Tempio che doveva essere riparata già dalla dalle prime ore di ieri mattina, è stata sistemata invece soltanto nella giornata di ieri. «La causa? Le difficoltà logistiche incontrate per raggiungere il luogo della perdita - hanno spiegato alcuni addetti - quantificata dagli esperti in circa cento litri di acqua al minuto, in località la Rancica, sul versante tempiese di Balascia». La riparazione, come sempre accade in questi casi, non ha consentito l’arrivo immediato dell’acqua per alcuni problemi, peraltro normali, verificatisi all’interno delle tubature colme d’aria in alcuni tratti che è occorso far sfiatare.
La lunga interruzione, (cui si è cercato di sopperire, con autobotti dei vigili del fuoco, della protezione civile con gli autisti e gli addetti dell’Ente Foreste e con la Protezione Civile Alta Gallura, tutti coordinati dal Centro Operativo Comunale della polizia locale di Tempio, ha riacceso gli animi sul servizio di Abbanoa e riportato d’attualità alcuni temi sui quali politici e amministratori regionali e comunali di tutti i tempi hanno finora discusso molto, purtroppo con scarni risultati.
Il riferimento, sia in città come a Calangianus, a Nuchis, a Luras ma anche all’interno della casa di reclusione e dell’ospedale Dettori, non può che essere ai lavori mai cominciati per usufruire dell’acqua della diga sul Rio Paggjolu nonostante a gran voce da un anno, esattamente dal 27 maggio, dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda, venne annunciato a Tempio, nell’Unione dei comuni Alta Gallura uno stanziamento già pronto a essere speso per la realizzazione delle infrastrutture necessarie a immettere dell’acqua della diga nelle condotte cittadine di Tempio, Nuchis, Calangianus, Luras, Aggius e Bortigiadas. Finora di quello stanziamento non si è visto né un euro né la parvenza di un progetto.
Un altro argomento di discussione, innescato dal sindaco di Luras Marisa Careddu, riguarda la vetustà delle condotte idriche sulle quali si continua a intervenire soltanto con rattoppi in attesa della rottura successiva.