Il direttivo del Parco insiste: «No all’acquisizione di Budelli»
La Maddalena, i quattro consiglieri di Fraia, Rotta, Bittu e Ronchi ribadiscono la propria contrarietà Dito puntato contro il presidente Bonanno sulla mancata stesura del Piano: intervenga il Comune
LA MADDALENA. Il direttivo del Parco resta ancorato alla sua posizione. Non intende procedere all’acquisizione di Budelli, anche se l’isola a marzo era già stata assegnata all’ente. E in tribunale erano stati versati 3 milioni di euro, stanziati dal parlamento. Mentre il Governo conferma che Budelli deve essere pubblica, a prescindere dalla proprietà pubblica o privata del bene, il ministero dell’Ambiente sospende la delibera con la quale una parte del direttivo del Parco lo scorso 11 aprile aveva dichiarato di essere contrario all’acquisizione. Per fare piena luce sulla questione, caratterizzata da continui colpi di scena, ha comunicato che chiarirà la vicenda direttamente col tribunale di Tempio.
Si apre così una nuova pagina del lungo capitolo sulla proprietà dell’isola con la Spiaggia Rosa. Una battaglia infinita che va avanti da oltre un anno. E che vede il magnate neozelandese Michael Harte scomparire dalla scena dopo l’innalzamento del livello di tutela dell’isola (aveva rinunciato volontariamente all’acquisto di Budelli), per poi rientrare in gioco sia dopo la mancata approvazione del Piano del parco, che cancella la tutela integrale, sia dietro l’annullamento del Consiglio di Stato del provvedimento col quale il presidente del Parco aveva esercitato il diritto di prelazione sulla vendita all’asta di Budelli. Quattro consiglieri del direttivo del Parco, ribadiscono che sono contrari all’acquisizione dell’isola e chiedono che i 3 milioni di euro versati siano utilizzati dall’ente per finanziare altre iniziative ambientali sul territorio maddalenino. Puntano il dito contro il presidente Giuseppe Bonanno, reo, a loro dire, di bloccare le riunioni del Consiglio e di non favorire una stesura congiunta del Piano dell’ente con l’amministrazione comunale. «Bonanno non ha mosso un dito – dichiarano Enzo di Fraia, Carlo Rotta, Mauro Bittu e Luca Ronchi -. Non ha attivato le commissioni Comune-Parco. Eppure il direttivo, anche se lui non era presente, all’unanimità aveva deciso di rinviare l’esame a un’altra seduta». Per ridisegnare il Piano, nella riunione dell’11 aprile l’ente aveva chiesto al Ministero e alla Regione una proroga di 60 giorni. «I tempi stringono – dicono i consiglieri – ma Bonanno pensa a portare avanti una sua guerra personale. Punta a delegittimare il direttivo e il direttore del Parco, Ciro Pignatelli. Ignora le richieste legittime del Consiglio che alla fine si è autoconvocato per il 6 maggio». Incalzano infine i consiglieri. «Alla vigilia dell’estate si corre il rischio di lasciare il Parco senza un direttore. Considerate le pressioni del Ministero e del Governo c’è l’urgenza di portare avanti il Piano. A questo punto chiediamo al sindaco Luca Montella e a tutti i consiglieri comunali di prendere una posizione».