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Comunità montana: dissenso sul riordino della Provincia

Comunità montana: dissenso sul riordino della Provincia

MONTI. La Comunità montana “Monte Acuto”, riunita nella sede dell’Enoforum, ha affrontato, non solo le questioni economico-finanziarie, ma anche il delicato tema della fase costituente. Introducendo...

08 maggio 2016
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MONTI. La Comunità montana “Monte Acuto”, riunita nella sede dell’Enoforum, ha affrontato, non solo le questioni economico-finanziarie, ma anche il delicato tema della fase costituente. Introducendo i lavori, il presidente Andrea Nieddu, sindaco di Berchidda, ha aggiornato l’assise sulle recenti attività della giunta. In particolare sugli incontri con gli assessori regionali Erriu e Paci, quest’ultimo ospitato a Monti, il quale ha dato il via libera alle proposte di sviluppo tanto care ai sei sindaci del territorio. L’assemblea ha approvato il rendiconto dell’esercizio 2015, l’aggiornamento del documento unico di programmazione 2016/18, il bilancio di previsione 2016, il bilancio pluriennale 2016/18 e la costituzione della centrale unica di committenza del Monte Acuto. Sulla costituente sono intervenuti i sindaci, problema che non intendono sottovalutare. «Con il passaggio di consegne al commissario di Sassari, si è chiusa un’epoca di conquiste democratiche ed autonomistiche con un pauroso ritorno al passato – ha affermato con forza il presidente Nieddu – non intendiamo perdere ciò che spetta ai nostri territori, considerato che servizi ed opere pubbliche hanno subìto un fermo inaccettabile e ingiustificato».

Sotto la lente d’ingrandimento, la viabilità incompleta della Abbasanta-Olbia, la Berchidda-Calangianus, mentre il sindaco di Padru, Antonio Satta è stato chiaro: «È accaduto un fatto negativo per tutti. Il tesoretto di 60 milioni di euro delle casse provinciali di Olbia-Tempio deve essere speso nei nostri territori. Non permetteremo a nessuno di programmare ed usare le nostre risorse altrove». Ma l’intero consiglio è sul piede di guerra. L’assise ha infine confermato 80mila euro per la viabilità rurale, 120 per la pulizia delle aree urbane, 50 per il decoro, e 30 per la cultura. (g.m.)

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