La Nuova Sardegna

Olbia

Al via i lavori nel ponte di Isticcadeddu

di Dario Budroni
Al via i lavori nel ponte di Isticcadeddu

Entro l’estate la ricostruzione dell’infrastruttura in via Vittorio Veneto, abbattuta durante l’alluvione dello scorso ottobre

01 giugno 2016
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OLBIA. La voragine è transennata. Barriere di ferro e nastri arancioni delimitano il nuovo cantiere in fondo a via Vittorio Veneto. Qualcosa comincia a muoversi dalle parti del rio Siligheddu. Le operazioni che daranno alla luce un nuovo ponte sul più pericoloso dei canali sono cominciate con la messa in sicurezza dell’area. Per gli abitanti del quartiere di Isticcadeddu, in particolare quelli della zona ovest, potrebbe essere una svolta. Per mesi hanno atteso l’inizio dei lavori. Qualcuno alla fine si era anche spazientito, tanto da appendere, lo scorso fine settimana, un lenzuolo bianco con su scritto «Vergogna».

In sordina. La messa in sicurezza dell’area è il primo passo. Il sindaco Gianni Giovannelli, comunque, avrebbe preferito evitare comunicazioni e inaugurazioni ufficiali, per non prestare il fianco a polemiche e strumentalizzazioni. Il momento è delicato: tra quattro giorni gli olbiesi andranno al voto e il clima elettorale non è dei più sereni. Gianni Giovannelli, contattato, si è dunque limitato a spiegare che tutto procede come da programma. «Gli operai hanno cominciato a predisporre il cantiere – spiega il sindaco –. Tutto procede così come avevamo concordato: c’è una impresa che ad aprile si è aggiudicata l’appalto e che ora sta iniziando i lavori».

I lavori. A costruire il nuovo ponte sul Siligheddu sarà la ditta Angius di Sassari, la stessa che ha realizzato il ponte sul Loddone. Oggi nelle stanze del Comune si terrà un nuovo incontro tra tecnici. Passeranno cento giorni prima che le auto possano transitare sulla nuova struttura. Forse anche meno visto che nel contratto è inserita una clausola di premialità nel caso di fine lavori in anticipo. Comunque, entro la fine dell’estate metà del quartiere di Isticcadeddu, così come tutta la periferia ovest, sarà finalmente collegata al resto della città. Il ponte, che costerà 867mila euro, sarà prefabbricato e a campata unica. Ai lati della carreggiata saranno realizzati marciapiedi e una pista ciclabile, con un parapetto per proteggere i pedoni. Ovviamente il ponte sarà illuminato e abbellito con alcune piante locali.

Il percorso. Tutto è cominciato durante l’alluvione dello scorso ottobre, quando il sindaco Gianni Giovannelli aveva ordinato la demolizione del vecchio ponte-tappo poco prima della seconda piena del Siligheddu. L’unico modo per evitare che Isticcadeddu finisse sott’acqua per la seconda volta nel giro di poche ore. Nelle settimane successive il Comune si è messo al lavoro con l’obiettivo di costruire subito un altro ponte. La nuova opera rientra così nel piano Mancini. Il primo lotto prevede infatti l’abbattimento delle cosiddette opere incongrue e la loro ricostruzione, più le vasche di laminazione.

Il disagio. Nel frattempo l’assenza del ponte ha provocato non pochi disagi ai cittadini. Per passare da una sponda all’altra del fiume, infatti, sono costretti a percorrere 6 chilometri. Una condizione che pesa soprattutto sulle attività commerciali, visto che a causa della diminuzione del traffico e della dilatazione dei tempi di percorrenza hanno visto le proprie casse prosciugarsi. Così imprese e cittadini avevano anche proposto una soluzione provvisoria: un ponte militare tipo Bailey. Il Comune bocciò la proposta, bollata come «inutile spesa», e preferì concentrarsi solo sul nuovo ponte. La struttura, inizialmente, sarebbe dovuta essere pronta entro la primavera. Ma lo slittamento dei lavori ha acceso rabbia e diffidenza tra alcuni cittadini, fino allo striscione comparso pochi giorni fa all’ingresso di via James Cook.

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