La Nuova Sardegna

Olbia

Piano Mancini, polemiche accese: per il Comune di Olbia tempesta in un bicchier d'acqua

Una drammatica immagine dell'alluvione del 2013
Una drammatica immagine dell'alluvione del 2013

Sulla Valutazione di impatto ambientale Cinquestelle chiede il ritiro di Careddu dalle elezioni. Ma dalla Regione gli assessori Maninchedda e Spano confermano che l'opera va avanti

03 giugno 2016
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OLBIA. Polemiche accese sul carteggio intercorso  fra Comune di Olbia e assessorato regionale all'ambiente relativa alla "Istanza di valutazione di impatto ambientale" del piano delle opere per la mitigazione del rischio idrogeologico, il cosiddetto piano Mancini. A far scoppiare la bomba i rappresentanti di Unidos che hanno fatto circolare il documento, sottolineando come Carlo Careddu avesse taciuto qualcosa di importante: la richiesta diu rinvio di sei mesi della consegna degli elaborati relativi. Cioè, secondo i detrattori, salterebbe per aria il piano Mancini stesso e, comunque cil particolare non doveva essere nascosto. Il Movimento Cinquestelle ha addirittura chiesto a Carlo Careddu, uno dei padri del grosso lavoro che ha portato al varo del piano e poi al suo finanziamento all'interno del piano nazionale strategico sul dissesto idrogeologico, di ritirare la candidatura a sindaco. Lo stesso Careddu, interpellato, ha sottolineato come la procedura di Via va avanti e che ovviamente il progetto Mancini, già finanziato, nella sua interessa non viene pregiudicato nella maniera più assoluta.

Di seguito la documentazione e gli interventi.

Regione autonoma della Sardegna (ass. difesa dell'ambiente). Oggetto: istanza di valutazione di impatto ambientale per l'intervento: Opere e interventi di mitigazione del rischio idraulico del Comune di Olbia. Proponente: Comune di Olbia. Sospensione procedimento Via. "In riferimento  al procedimento in oggetto, avviato in data 25 febbraio 2016, nel prendere  atto della nota di codesta amministrazione con la quale il Comune stesso scrive:  "facendo seguito a quanto emerso in occasione della presentazione al pubblico del 5 aprile 2016 e durante il sovralluogo congiunto del sei aprile 2016 si chiede di sospendere  i termini per la convocazione della conferenza istruttoria, al fine di una valutazione adeguata e approfondita delle osservazione acquisite ed eventualmente integrare la documentazione di progetto e il relativo studio di impatto" si comunica l'accoglimento della richiesta e si stabilisce in sei mesi il termine per la consegna degli elaborati. Tuttavia, in considerazione delle ragioni esposte dalla stessa amministrazione, e come peraltro rilevato dai diversi enti che hanno partecipato agli incontri del 5 e 6 aprile, si chiede di voler considerare l'eventualità del ritiro dell'istanza e della relativa documentazione data la sostanzialità delle modifiche da apportare al progetto che fanno presupporre, sin d'ora, la necessità di nuove fasi diu pubblicità e consultazione. L'ufficio è a disposizione per eventuali chiarimenti.

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Movimento Cinquestelle. L'amministrazione uscente persevera nel non condividere: per questo motivo, il Movimento 5 Stelle Olbia, chiede che il PD ritiri la candidatura a sindaco di Carlo Careddu per le elezioni amministrative comunali del 5 Giugno. Il PD locale ha incentrato la campagna elettorale sulla sicurezza idrogeologica della città, omettendo di dire che la Regione Sardegna ha di fatto bocciato, consigliando il ritiro dell'istanza di Valutazione di Impatto Ambientale, il suo stesso progetto per le opere di mitigazione del rischio idrogeologico, già dal mese scorso. La candidata sindaca Maria Teresa Piccinnu, lunedì durante un confronto pubblico con i candidati sindaci di tutti gli schieramenti presenti a Olbia, ha chiesto al candidato del PD di esporre una posizione chiara e trasparente sul progetto. Sul fatto veirificatosi, la Piccinnu dichiara:
“Dato che il candidato sindaco del PD sapeva del rinvio al mittente della V.I.A. perché non ha dichiarato il tutto pubblicamente alle centinaia di persone presenti all'incontro? Si tratta di un'omissione senza precedenti”.
Le opere in questione sono frutto di un affidamento di incarico senza bando pubblico e senza una valutazione di impatto ambientale esaustiva. Riteniamo non si possa, con la scusa dell'emergenza, far redigere dei piani la cui efficacia a questo punto diventa dubbia, a discapito dei cittadini che già sono vittime di trent'anni di speculazione sul territorio.

Il comune di Olbia. Preliminarmente si precisa che la nota della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Difesa dell’Ambiente, del 22 aprile 2016 si riferisce alla Valutazione di Impatto Ambientale delle opere e interventi di mitigazione del rischio idraulico del Comune di Olbia. La procedura in parola, di natura squisitamente tecnica, serve a valutare e, eventualmente, a mitigare, gli effetti delle opere sull’ambiente. La Valutazione di Impatto Ambientale, dunque, non riguarda l’approvazione delle opere che è già avvenuta con deliberazione n. 1 del 26.05.2015 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna;
L’Amministrazione Comunale di Olbia ha avviato la procedura di Valutazione Impatto Ambientale in data 25/02/2016 dando notizia dell’avvio del procedimento con Avviso pubblico su quotidiani, albo pretorio e siti istituzionali;
Nel termine di 60 giorni dall’avvio del procedimento di VIA (quindi entro il 25/04/2016), come previsto dalla legge, sono state ritualmente presentate, anche nell’ambito dell’incontro pubblico in data 5.4.2016, diverse osservazioni da parte di privati cittadini e enti pubblici. Fra le osservazioni dei privati, sono state formulate alcune alternative progettuali;
Successivamente, l’Amministrazione comunale, al fine di valutare in maniera approfondita le osservazioni pervenute e integrare lo Studio di Impatto Ambientale con l’analisi delle alternative delle nuove ipotesi progettuali presentate, ha chiesto unicamente un differimento dei termini di convocazione della cosiddetta “conferenza istruttoria”, cioè del momento in cui vengono acquisiti i pareri da parte degli Enti competenti sul procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale;
Il Servizio Valutazioni Ambientali della RAS, con nota in data 22 Aprile 2016, comunicava l’accoglimento della richiesta e stabiliva in sei mesi il termine per la consegna degli elaborati.  Alla luce di quanto sopra, si precisa che nessuna bocciatura è stata disposta dall’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente in quanto le integrazioni non comportano una modifica sostanziale del progetto oggetto di Valutazione di Impatto Ambientale.

Paolo Maninchedda (assessore regionale ai lavori pubblici). Lunedì scorso si è già svolto l’incontro, proprio nei locali del mio assessorato dove si svolgono riunioni senza grancasse e alle quali non possono partecipare i pavoni con la coda aperta, tra il Sav, i dirigenti dell’Assessorato dei Lavori Pubblici e del Distretto Idrografico e il Comune, nel quale il Comune ha già comunicato che non intende ritirare il progetto e che consegnerà gli elaborati necessari per il prosieguo della procedura di Via.
Il progetto va avanti. Ciò che sta accadendo è semplicemente questo: quando si passa dalla pianificazione alla progettazione si devono superare tutta una serie di verifiche che puntano alla qualità progettuale. La procedura di Via e tutte le fasi di approvazione e di autorizzazione servono proprio a realizzare un buon progetto per realizzare una buona opera. E qui sta il bello. Prima si contesta la Regione perché avrebbe preso per oro colato il Piano Mancini; adesso la si contesta perché per realizzarlo procede, con il Comune, rispettando la severità delle procedure, ascoltando chi partecipa alle conferenze di servizio, correggendo ciò che c’è da correggere, integrando ciò che c’è da integrare, verificando carte, conti, numeri, previsioni. Questi studi, questi numeri, queste prudenze, non erano certo nella testa di chi nel passato ha fatto costruire le case sui fiumi, negli acquitrini, sopra i canali. No, quella era l’Olbia da bere, l’Olbia del tutto facile, tutto comprabile, tutto vendibile, quella era l’Olbia senza regole. Bene quell’Olbia è finita sott’acqua.

Donatella Spano (assessore regionale alla difesa dell'ambiente). Si tratta di una normale lettera tra uffici. Non esiste nessun problema di natura procedurale. La Regione sta infatti lavorando insieme al Comune per completare il prima possibile tutte le procedure con l'obiettivo di eliminare il rischio. E non dimentichiamo, proprio per questo obiettivo, le grandi risorse che abbiamo messo in campo.

Carlo Careddu (Candidato sindaco e attuale vicesindaco). Nessuna bocciatura del piano contro le alluvioni e nessun occultamento di corrispondenza con la Regione. Si tratta evidentemente di una polemica elettorale, strumentale e a orologeria - a soli due giorni dal voto – che nasconde il tentativo di vincere a tavolino da parte di chi evidentemente teme già di avere perso! Il documento di cui si parla non è affatto nascosto ma è pubblicato nel sito della Regione (Assessorato della Difesa dell'Ambiente) ed è consultabile con un clic fin dal 22 aprile scorso. La nota della Regione non è riferita all'approvazione del Piano delle opere di mitigazione del rischio idraulico del Comune di Olbia, che oramai è definitiva (deliberazione dell'Autorità di Bacino della Sardegna n. 1 del 26.05.2015), ma riguarda soltanto la valutazione di impatto ambientale (VIA), ossia la procedura con la quale si valutano gli impatti sull'ambiente di un progetto. Con la nota in questione la Regione si è limitata ad autorizzare una proroga dei termini, su richiesta dagli Uffici comunali, per consentire l'esame delle osservazioni dei cittadini e per procedere alle integrazioni utili. Nella stessa nota la Regione ha fatto presente al Comune la possibilità di ritirare l'istanza di VIA per ripresentarla subito dopo corredata di tutti gli elaborati. In proposito, gli Uffici comunali hanno comunicato di volere andare avanti con il procedimento già avviato e di non prendere in esame l'ipotesi del ritiro dell'istanza. E' stata scatenata una vera e propria tempesta in un bicchiere d'acqua al fine di nuocermi elettoralmente e di mettere ancora una volta in discussione le opere che salveranno Olbia dalle alluvioni. Ciò che dispiace in questa assurda e sterile polemica non è tanto il tentativo (evidente) di colpire la mia persona, quanto l'effetto destabilizzante che tali informazioni male interpretate potrebbe determinare negli olbiesi, così già duramente provati dalle due tragedie subite. Io di certo non mi lascio intimidire dalle minacce e dagli attacchi strumentali e vado avanti senza paura: per me la difesa della città dal pericolo continua a rimanere una priorità assoluta. Nessuna bocciatura del piano contro le alluvioni e nessun occultamento di corrispondenza con la Regione. Si tratta evidentemente di una polemica elettorale, strumentale e a orologeria - a soli due giorni dal voto – che nasconde il tentativo di vincere a tavolino da parte di chi evidentemente teme già di avere perso! Il documento di cui si parla non è affatto nascosto ma è pubblicato nel sito della Regione (Assessorato della Difesa dell'Ambiente) ed è consultabile con un clic fin dal 22 aprile scorso. La nota della Regione non è riferita all'approvazione del Piano delle opere di mitigazione del rischio idraulico del Comune di Olbia, che oramai è definitiva (deliberazione dell'Autorità di Bacino della Sardegna n. 1 del 26.05.2015), ma riguarda soltanto la valutazione di impatto ambientale (VIA), ossia la procedura con la quale si valutano gli impatti sull'ambiente di un progetto. Con la nota in questione la Regione si è limitata ad autorizzare una proroga dei termini, su richiesta dagli Uffici comunali, per consentire l'esame delle osservazioni dei cittadini e per procedere alle integrazioni utili. Nella stessa nota la Regione ha fatto presente al Comune la possibilità di ritirare l'istanza di VIA per ripresentarla subito dopo corredata di tutti gli elaborati. In proposito, gli Uffici comunali hanno comunicato di volere andare avanti con il procedimento già avviato e di non prendere in esame l'ipotesi del ritiro dell'istanza. E' stata scatenata una vera e propria tempesta in un bicchiere d'acqua al fine di nuocermi elettoralmente e di mettere ancora una volta in discussione le opere che salveranno Olbia dalle alluvioni.  Ciò che dispiace in questa assurda e sterile polemica non è tanto il tentativo (evidente) di colpire la mia persona, quanto l'effetto destabilizzante che tali informazioni male interpretate potrebbe determinare negli olbiesi, così già duramente provati dalle due tragedie subite. Io di certo non mi lascio intimidire dalle minacce e dagli attacchi strumentali e vado avanti senza paura: per me la difesa della città dal pericolo continua a rimanere una priorità assoluta.

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