La Nuova Sardegna

Olbia

Aglientu: la protesta dei turisti «Al mare tra balzelli e sporcizia»

di Giampiero Cocco
Aglientu: la protesta dei turisti «Al mare tra balzelli e sporcizia»

La spiaggia di Vignola, meta di migliaia di bagnanti, abbandonata dall’amministrazione comunale Nessun controllo sui cani lasciati liberi sull’arenile, chiuso l’unico punto di alaggio delle barche

11 luglio 2016
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AGLIENTU. La protesta corre sul Web, si insinua nei cellulari, esplode sotto gli ombrelloni, una volta conquistato il posto sulla spiaggia. Il turista, nel paese della prima e ormai quarantennale sagra dedicata a questa figura che porta economia e benessere, è ormai ridotto a limoncino da spremere, senza che in cambio riceva alcun servizio. Si parte dai parcheggi a mare, nel centro di villeggiatura per eccellenza, Vignola, dove parcheggiare l’auto per trascorrere una giornata per tuffarsi nel mare turchese costa, mediamente, dagli otto ai dieci euro. Un euro per ogni ora di sosta, e l’aspirante bagnante deve arrivare munito di monetine per pagare la sosta, in quanto le uniche due colonnine che distribuiscono i ticket non accettano altra forma di pagamento. Sino allo scorso anno al centro dell’area riservata ai parcheggi a pagamento c’era il box accoglienza nel quale si poteva pagare la sosta, ma l’amministrazione comunale ha ritenuto che anche quel servizio, indispensabile seppur minimo, fosse superfluo, abolendolo. In spiaggia il disservizio è totale. Vige la regola del fai da te, e così ci si deve accontentare di dividere l’arenile con fumatori incalliti che infilano i mozziconi sotto la sabbia oppure con vicini d’ombrellone che, incuranti di divieti o norme igienico sanitarie, arrivano sull’arenile in compagnia del proprio fido. E guai a lamentarsi : equivale a calpestare, metaforicamente, la coda a strenui sostenitori dei diritti canini, che insorgono come se si volesse affogare il loro amico a quattro zampe. Poco importa se le protesta nasce dal calpestamento, questa volta fisico, del regalino sepolto sotto la sabbia dal cagnolino di turno. Un discorso a parte merita il servizio di alaggio delle barche, che sino allo scorso anno garantiva, agli amanti delle escursioni in mare, di poter utilizzare gommoni o gozzi. L’amministrazione ha scelto come area di servizio l’arenile di Riu di Li Saldi, dove neppure i marines riuscirebbero ad approdare, considerato il fondale roccioso. A meno che non si metta in conto lo sfondamento della chiglia.

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