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trinitÀ d’agultu

Lo studioso Mario Piga: salviamo la Torre aragonese

Lo studioso Mario Piga: salviamo la Torre aragonese

TRINITA’ D’AGULTU. Bisogna valorizzare la torre aragonese dell'Isola Rossa. Mario Piga, ex amministratore di Trinità ed esperto del territorio lancia un allarme per il simbolo della costa trinitaiese....

04 agosto 2016
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TRINITA’ D’AGULTU. Bisogna valorizzare la torre aragonese dell'Isola Rossa. Mario Piga, ex amministratore di Trinità ed esperto del territorio lancia un allarme per il simbolo della costa trinitaiese. «Medito e penso continuamente a chi giova questo silenzio e disinteresse – dice Piga –: all’amministrazione comunale che scarica tutta la responsabilità sui proprietari del terreno? Alla società che ne è padrona e amministra un resort di prestigio? Ai cittadini che potrebbero godere e salvaguardare una parte della storia che gli appartiene? No. Non giova a nessuno che questo patrimonio venga disperso. Quindi attivarsi perché questo capitale architettonico del nostro territorio venga tutelato, è un dovere di tutti». Purtroppo, prosegue Piga, fino ad ora non sono servite neanche le testimonianze di illustri studiosi, che hanno raccontato gli accadimenti succedutesi intorno a questo monumento, a smuovere minimamente le coscienze.

La storia della torre. «Una volta ristrutturata, viene spontaneo pensare ad un museo del periodo storico, gestito da un’organizzazione di giovani, con un ticket d’ingresso. «Interessante sarebbe – suggerisce Piga – una rivisitazione annuale in costume dell’epoca, per rievocare episodi storici accaduti nel luogo stesso, nel periodo aragonese e quello del patriota sardo Angioy. La torre d’avvistamento è stata testimone diretta di fatti accaduti nei secoli scorsi, che vanno preservati. Uno risale alla dominazione spagnola: nel maggio 1671, furono catturati i presunti congiurati che uccisero il vicerè di Sardegna, Marchese Camarassa. «Cent’anni dopo, la stessa torre, doveva fungere da approdo di sbarco per il notaio Cilocco, luogotenente di Angioy, con il quale preparò l’insurrezione in Sardegna contro i piemontesi. In molti luoghi di villeggiatura, privi di fatti storici, arrivano perfino a inventarseli, pur di attirare i turisti. Noi – conclude Piga –, che invece li possediamo, li abbandoniamo all’incuria e alla decadenza. La torre pur non avendo mai subito interventi di restauro è rimasta in piedi come a volerci ammonire: cosa aspettate a valorizzarmi nella giusto modo?» (s.d.)

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