La Nuova Sardegna

Olbia

Sacra Famiglia, sequestrati 4 pontili

Sacra Famiglia, sequestrati 4 pontili

Manca un’autorizzazione del Comune. L’avvocato: «Situazione paradossale»

05 agosto 2016
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OLBIA. I nastri biancorossi sono comparsi ieri pomeriggio. Vietato mettere piede sui quattro pontili della Marina della Sacra Famiglia, in zona Mogadiscio. Le passerelle, comparse solo pochi mesi fa, sono infatti finite sotto sequestro. A mettere i sigilli gli uomini della forestale su disposizione del gip del tribunale di Tempio Elisabetta Carta e su richiesta del procuratore Domenico Fiordalisi. Il motivo è questo: manca una autorizzazione del Comune. Ma Giommaria Uggias, avvocato che rappresenta la Marina della Sacra Famiglia, interviene deciso. «Siamo di fronte a un conflitto istituzionale che è un vero e proprio paradosso – commenta –. Ad autorizzare l’installazione dei pontili è stata una conferenza di servizi, riunita nel marzo 2015 sotto la presidenza dell’ex commissario dell’autorità portuale Nunzio Martello. In quella conferenza tutti i partecipanti, compreso il comune di Olbia, hanno espresso parere favorevole. Lo scorso autunno, invece, è stato comunicato l’inizio dei lavori». A marzo, invece, il Comune ha emesso una ordinanza di demolizione dei pontili. Quindi la Marina della Sacra Famiglia ha presentato ricorso e ha anche avviato un procedimento di accertamento di conformità in sanatoria. Infine il Comune ha convocato una apposita conferenza di servizi istruttoria per il prossimo mese. «In poche parole l’accusa è quella di aver costruito un’opera abusiva – continua Uggias –. Invece è stata costruita dopo il parere favorevole della conferenza di servizi. Quindi dove sta l’elemento del reato? È come se prima ti consegnano la patente di guida e poi te la revocano perché prima dell’esame non hai presentato un certificato». La speranza, tra i membri del direttivo dell’associazione dilettantistica Marina della Sacra Famiglia, è quella di risolvere presto la situazione per poter accedere nuovamente ai pontili, comparsi mesi fa al posto delle decrepite passerelle abusive. (d.b.)

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