La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il trasloco delle bancarelle dal centro rinviato a settembre

Giandomenico Mele
Olbia, il trasloco delle bancarelle dal centro rinviato a settembre

Non cessa la polemica tra Comune e Archè mentre Confcommercio propone una “cabina di regia” per valutare l'ipotesi

09 agosto 2016
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OLBIA. Via le bancarelle dal centro città. La diplomazia a intermittenza non sembra far desistere il sindaco Settimo Nizzi da quel proposito messo nero su bianco in una delibera dello scorso primo agosto: sospendere il rilascio di ulteriori concessioni demaniali, nonché, in accordo con l’Autorità portuale del Nord Sardegna, rideterminare la scadenza delle concessioni già emesse limitandone la durata al solo anno in corso. Nonostante la genericità del provvedimento, i destinatari sembrano essere gli espositori dell'associazione Archè, che da anni organizza il mercatino estivo lungo via Principe Umberto. «Le presenze turistiche sono aumentate del 70%, abbiamo raggiunto un accordo di 4 anni con l’Autorità portuale e alla fine dell'estate dovremmo prendere le nostre cose e andare via – chiede Antonietta Cossu, presidente dell'associazione Archè –?. I nostri artigiani devono avere una posizione commercialmente equivalente, le bancarelle rappresentano un’insegna per far tornare i visitatori. Ce lo dicono tutti e poi fanno lavorare tanti residenti».

Cabina di regia. L’ultima carta da giocare al tavolo della concertazione si chiama “cabina di regia”: dovrebbe mettere insieme il sindaco, gli assessori competenti e un rappresentante della Confcommercio. Un organismo permanente per riprogrammare tutta la politica commerciale secondo le scelte della nuova amministrazione e affrontare le tante criticità del settore. «A settembre, con un nostro rappresentante, ci sediamo tutti intorno a un tavolo per capire cosa fare, per dialogare con l'amministrazione sul centro storico e tutto il resto – sottolinea Pasquale Ambrosio, presidente della Confcommercio –. Da settembre saremo pronti a discutere del mercatino di Natale e di tutte le iniziative per il Capodanno. Prima di farlo, credo sia inutile cercare lo scontro con il Comune o sollevare polemiche che rischiano di essere controproducenti ».

Caccia alla concessione. Nel mirino della giunta Nizzi sono finite quelle concessioni demaniali, relative ad attività di promozione turistica e commerciale, che prevedono l’installazione di strutture in legno (gazebo, tettoie, box, depositi) e altre di carattere provvisorio. Interventi che secondo il Comune sarebbero «isolati e privi di qualunque coordinamento e quindi non in sintonia con il contesto urbano di riferimento». Nasce da qui l’esigenza di un progetto unitario per scegliere iniziative e strategia per la riqualificazione e valorizzazione del waterfront cittadino. Nizzi aveva espresso non pochi dubbi sui gazebo allineati lungo via Principe Umberto. Per il primo cittadino le bancarelle, così sistemate, non rappresentano espressione apicale di decoro urbano. Preferirebbe posizionarle in più punti del centro storico e dedicare via Principe Umberto ad altre iniziative. Un modo anche per valorizzare villa Tamponi. «Voglio pianificare il futuro con tutti gli operatori – commentava Nizzi –. L’obiettivo è di inquadrare le bancarelle in un progetto di riorganizzazione generale del centro storico. Lavoreremo per individuare un punto in comune». Che sembra per ora prescindere dalle bancarelle.

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