Allarme siccità, anche i pozzi senz’acqua
Molti orti non esistono più e i contadini pagano per i rifornimenti con le autobotti. Possibile il divieto di innaffiare le piante
TEMPIO. Sull’alta Gallura e non solo, già pesantemente colpita dagli incendi, si prospetta ora l’incubo siccità. La maggior parte dei pozzi stanno infatti dando pochissima acqua e molti di questi, sono del tutto inariditi. Alcuni orti familiari, nelle campagne attorno a Tempio, sono quasi in stato di abbandono e altri sopravvivono solo grazie ad autobotti private che li innaffiano a pagamento su richiesta dei proprietari. «Mai come ora - dice un anziano contadino -, fu più vero il detto che costa più la salsa che il coniglio. La verdura adesso mi costa il triplo e il quadruplo rispetto ai prezzi di mercato. A mia memoria, con possedimenti sulla statale 133 Tempio-Palau, non ricordo di aver mai visto mancare l’acqua nel mio pozzo». La conferma della grave siccità però arriva anche dal sindaco Andrea Biancareddu che qualche giorno fa si è detto preoccupato di fronte alla possibilità di dover adottare un’ordinanza che vieta di innaffiare le piante e da Francesco Quargnenti, assessore all’ambiente che si serve della cisterna autotrasportata della Protezione civile Alta Gallura per innaffiare il roseto che adorna la rotatoria di Manzoni, diversamente destinato a seccarsi.
«L’acqua - dice Francesco Quargnenti -, viene prelevata dalla stazione di pompaggio delle tre Fontane, recentemente riattivata, anche come punto di prelievo per l’emergenza incendi. 10 mila litri d’acqua che settimanalmente riserviamo al roseto della rotatoria di Manzoni. Il pozzo, realizzato a suo tempo sul posto, infatti, si è rivelato insufficiente. Da mercoledì prossimo, grazie alla disponibilità della vicina autocarrozzeria Musselli group che ha permesso al Comune di allacciarsi al suo capiente e fornito pozzo con un impianto volante, il problema sarà provvisoriamente risolto. Spiace segnalare - conclude polemicamente Quargnenti -, la scarsa lungimiranza del precedente assessore che oggi, dai banchi della sua nuova opposizione, accusa la giunta Biancareddu di incapacità e di abbandono delle piante da lui messe a dimora».