Gallura in festa per la sua patrona
Luogosanto, al via i preparativi per rendere onore alla Madonna. L’iniziativa è alla 788esima edizione
LUOGOSANTO. Nella città mariana fervono i preparativi per la “Festa manna di Gaddura” arrivata all’edizione numero 788. A organizzarla l’amministrazione comunale, in collaborazione con Pro Loco e “Li fidali 72” del comitato organizzatore presieduto da Andrea Lampioni. La ultracentenaria festa in onore di Nostra Signora di Luogosanto, patrona della Gallura, si svolgerà il 7, 8 e 9 settembre. Sarà preceduta dai Vespri solenni di domani che daranno il via ai festeggiamenti.
Come da lunga tradizione saranno presenti, nella basilica santuario, i sindaci e le autorità religiose del territorio. «La festa manna - spiega il sindaco Agostino Pirredda – venne così chiamata perché organizzata dalle Confraternite dei paesi dell’Alta Gallura: Tempio, Aggius, Bortigiadas, Calangianus, Nuchis e Luras. Più tardi si unirono gli arzachenesi»
La festa più antica della Gallura ha un profondo significato di fratellanza e pace per i fedeli sardi. Il comune di Luogosanto, in collaborazione con la Curia, anni addietro, ha deliberato per la difesa delle antiche tradizioni religiose legate alla devozione dei galluresi per Nostra Signora di Luogosanto. Pertanto le manifestazioni storico-religiose sono direttamente salvaguardate dall'Amministrazione comunale. Nel solco della storia, il 7 settembre, Lu ’Esparu, il vespro solenne, è caratterizzato dal raduno di li banderi di tutte le chiese campestri e della Gallura, dalla presenza della banda musicale di Aggius e dal Coro aggese. Alla fine della messa si svolge il rito del fuoco, processione penitenziale delle Confraternite. Quest'anno hanno assicurato la loro presenza la quasi totalità delle confraternite galluresi. Il rito che si svolge tra la basilica e la chiesa di san Quirico è di grande suggestione e di alta ispirazione di fede. L'8 settembre è il giorno clou della festa manna”. Alle 9,30 il sindaco e il presidente del comitato consegnano il vessillo mariano ai cavalieri in costume che fanno “lu caracolu di la chjescia”, i tre giri canonici attorno alla basilica. Il vessillo della Madonna di Luogosanto è venerato nei secoli. Attorno ad esso si riunirono i galluresi che il 22 febbraio 1793, impedirono ai francesi, comandati in seconda da Napoleone Bonaparte, di impossessarsi della Maddalena. Una parte delle manifestazioni ruota intorno a questo vessillo che sfila assieme a quello di San Simplicio.