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Inchiesta archiviata i familiari di Pau: valutiamo altre piste

OLBIA. «Dal primo momento abbiamo seguito ogni fase delle indagini condotte dalla Procura di Tempio per accertare le cause della morte di Paolo Pau e la nostra attività non si è mai fermata. Da tempo...

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OLBIA. «Dal primo momento abbiamo seguito ogni fase delle indagini condotte dalla Procura di Tempio per accertare le cause della morte di Paolo Pau e la nostra attività non si è mai fermata. Da tempo stiamo percorrendo, in silenzio e senza alcuna pubblicità, anche altre ipotesi sulla dinamica dell’incidente che al momento opportuno saranno sottoposte al vaglio dell’autorità giudiziaria». È Michele Ponsano che parla, l’avvocato difensore degli altri familiari di Paolo Pau (non il padre, Antonio, che invece è assistito dall’avvocato Giampaolo Murrighile), il giovane motociclista morto un anno fa dopo essere finito in una buca mentre percorreva via Mincio, la strada dissestata che da Olbia conduce verso Cabu Abbas. Una strada trappola sulla quale è sempre stata incerta la titolarita (e quindi anche la responsabilità per le manutenzioni).

L’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Roberta Guido (cinque indagati, tra cui anche l’ex sindaco di Olbia Gianni Giovannelli) è stata di fatto archiviata ma i familiari di Paolo Pau sono sicuri di trovare nuovi elementi per riaprire l’indagine e accertare la responsabilità per le condizioni pietose della strada che avrebbero causato l’incidente mortale.

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