La Nuova Sardegna

Olbia

Slitta al 2018 l’apertura del Mater Olbia

di Serena Lullia
Slitta al 2018 l’apertura del Mater Olbia

L’inaugurazione era prevista a dicembre. La novità è emersa nel vertice tra il manager del Qatar Rispo e l’assessore Arru

08 novembre 2016
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OLBIA. Il forbicione e il nastro rosso a dicembre non serviranno. La grande festa per l’apertura del Mater è rinviata. E non di qualche mese. L’inaugurazione del gioiello della sanità sarda firmato Qatar foundation si sposta al 2018. Forse. La nuova data gela il sorriso e l’ottimismo dei tanti che sul taglio del nastro alla fine dell’anno ci avevano creduto davvero.

Vertice in Regione. Ieri l’incontro chiarificatore tra il manager Lucio Rispo e l’assessore alla Sanità, Luigi Arru. Nei giorni scorsi era stato proprio Rispo a giustificare un possibile rallentamento dei lavori indicando la burocrazia regionale come responsabile. La verità è che i lavori nell’edificio bianco vanno avanti. Ma non così veloci per presentarsi alla verifica di accreditamento della Regione con locali completi e non con un edificio cantiere.

Lavori in corso. «Ora le cose sono più chiare per noi neofiti delle procedure della Regione – commenta Rispo –. I lavori sono in parte finiti e in parte da completare. L’accordo con la Regione prevedeva un accreditamento a tappe. Oggi abbiamo concordato le tre fasi e inizieremo immediatamente con la prima. Si prevede che nel giro di 15 mesi avremo a regime la parte essenziale dell’ospedale, in 18 mesi il completamento». Un ritardo che viene confermato anche dall’assessore Arru. «Abbiamo fatto il punto sullo stato dei lavori – afferma –. Avvieremo un accreditamento di tipo modulare e a seconda del completamento cercheremo di definire tutto entro 18 mesi».

Il nuovo cronoprogramma. Ed ecco il nuovo cronoprogramma concordato dalla Qf con la Regione. Un percorso in tre fasi. La prima prevede il riconoscimento per gli ambulatori e i laboratori di analisi cliniche e diagnostica per immagini. Seguiranno i reparti di degenza medica, infine quelli di chirurgia. «È stata ancora una volta sottolineata l’importanza strategica del Mater Olbia nella programmazione sanitaria regionale e la sua integrazione con l’offerta pubblica – fa sapere la Regione in una nota –. La struttura, per la quale la Qf ha previsto uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro, avrà una stretta collaborazione con istituti di ricerca di importanza internazionale».

Calvario Mater. Le date di inaugurazione del polo sanitario di eccellenza si rincorrono ormai da due anni. La prima era marzo 2015. Doveva essere un taglio del nastro simbolico. L’impegno era rendere operativi tutti i reparti entro la fine del 2015. Da allora l’inaugurazione si è spostata di mese in mese. Primo dicembre 2015 con Pediatria. La sicurezza con cui il Ceo della Qf aveva indicato la nuova data e spiegato che il freno a mano dei lavori era la burocrazia italiana, aveva fatto pensare che in fondo, una manciata di mesi, non sarebbe stata una catastrofe. Il primo dicembre era però arrivato senza alcun taglio del nastro. Ancora colpa della burocrazia, sabbia nel motore della fiammante macchina da corsa qatarina. Nuovo annuncio. Aprile 2016 e ospedale a regime entro il 2017. Ieri una data che nemmeno i più pessimisti avrebbero immaginato. Marzo 2018.

Bambin Gesù. Nessuno lo dice in modo ufficiale, ma non è passata inosservata la presenza sempre più defilata del Bambin Gesù. La partnership del Mater Olbia con l’ospedale di eccellenza della capitale si sarebbe dovuta concretizzare con l’apertura della Pediatria come primo reparto della struttura qatarina. Poi sostituito dalla Telemedicina.

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