La Nuova Sardegna

Olbia

Il boss albanese della droga si costituisce

di Giampiero Cocco
Il boss albanese della droga si costituisce

Kleton Bici, di 27 anni, si è presentato ieri nella caserma dei carabinieri: era ricercato dall’Interpol dal maggio 2016

22 novembre 2016
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OLBIA. Kleton Bici, l’albanese di 27 anni a capo, con il fratello Eugeri, di una associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga si è costituito ieri mattina nella caserma dei carabinieri di via degli Astronauti. Una “resa”annunciata che l’uomo, latitante dal maggio scorso, quando la Dda di Cagliari face scattare un blitz che portò in cella oltre venti persone, potrebbe aver concordato con i suoi legali che lo assistono nel corso del procedimento penale a suo carico.

Kleton Bici era ricercato dopo che il gip di Cagliari, accogliendo le richieste del pm della Dda regionale Rossana Allieri, aveva chiesto e ottenuto una serie di ordinanze di custodia cautelare che portarono in carcere i presunti aderenti ad una associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Kleton Bici, dopo le contestazioni di rito e la fotosegnalazione, ha raggiunto, scortato dagli uomini del reparto territoriale dei carabinieri di Olbia, il carcere sassarese di Bancali, a disposizione del pm inquirente che, nei mesi scorsi aveva chiuso l’indagine denominata “Polo Est” che vede indagati i fratelli Eugeri e Kleton Bigi, la sorella Ornela e il presunto coordiantore del gruppo Elish Pisa. Tra i destinatari degli avvisi di conclusione indagine ci sono il consigliere regionaledell’Uds Giovanni Satta, già sindaco di Buddusò e commerciante di auto, l’olbiese Simone Canu di 29 anni, Claudio Soddu sassarese di 39 anni, Sandro Denanni, 56 anni di Chiaramonti, Alessandro Dessolis, orgolese di 32 anni, Alessio Salis di Arzachena (ma nativo di Nuoro) 31 anni, Nicola Salvatore Pinna, di 39 anni, Filippo Di Costanzo, maddalenino, 43 anni e Gino Mureddu, di Lula, 40 anni. Il gruppo, con altri dodici coindagati originari di Roma, Durazzo, Brescia e Montecatini avrebbero organizzato uno smercio di droga pesante nell’intero nord Sardegna, con predilezione per le coste galluresi e l’entroterra nuorese. A gestire la presunta organizzazione malavitosa dedita, stando alle accuse mosse dalla Dda di Cagliari, allo smercio di droghe pesanti erano i fratelli Bici, i quali impartivano gli ordini a parenti e connazionali su come nascondere e trasportare la droga nell’isola. L’inchiesta vede coinvolte una trentina di persone, tutte indiziate, in concorso, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. La complessa attività portata avanti negli anni dai carabinieri di Olbia aveva permesso di individuare una banda dedita al traffico internazionale di eroina e cocaina, operante sull'asse Italia-Albania-Olanda. Erano stati sequestrati 18 chili di cocaina, 4 di eroina, una pistola Beretta calibro 6,35 risultata rubata. Gli indiziati sono assistiti dagli avvocati Cristina Cherchi, Luca Tamponi, Pasqualino Federici, Giampaolo Murrighile, Luigi Esposito, Luca Montella, Paola Spano, Mariano Fois, Daniela Muntoni, Giancarmelo Serra, Elena Ledda, Angelo Magliocchetti, Silvia Russel, Marco Perra, Maria Speranza Beneamati, Antonio Iacopo e Mariano Fois.

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