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Olbia

Il giudice resta agli arresti scatta il ricorso al Riesame

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08 dicembre 2016
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OLBIA. Sono agli sgoccioli i rapporti tra Adiconsum e Abbanoa in tema di conciliazioni. «Perché l’ente che gestisce il servizio idrico - ha detto il presidente regionale dell’associazione Giorgio Vargiu - sta mettendo in atto un comportamento lesivo dei diritti e degli interessi dei consumatori e, nello stesso tempo, sta danneggiando l’immagine di Adiconsum. La volontà da parte nostra di risolvere l’enorme contenzioso, è dimostrata dalle oltre 100 volte in cui ci siamo recati a Cagliari per partecipare a incontri presso la sede aziendale al fine di trovare soluzioni ai problemi. Ma abbiamo solo ricevuto porte in faccia. Malgrado tutto, Adiconsum riconferma la propria disponibilità al confronto, finalizzato a trovare accordi per la risoluzione extragiudiziaria delle controversie in essere».

Parole, queste, che Giorgio Vargiu ha anche scritto in una lettera (l’ennesima) inviata alla direzione generale di Abbanoa e dalla quale attende ancora una risposta.

« La situazione è inaccettabile - rimarca Antonella Meloni, responsabile di Adiconsum per la Gallura -: ci sono conciliazioni chiuse e utenti in attesa del piano di pagamento da oltre un anno e, nello stesso tempo, ci sono persone che hanno chiesto il nostro aiuto per la conciliazione e che hanno ricevuto ingiunzioni di pagamento. Risultato: si sta creando un caos incredibile e chi ne paga è solo il cittadino. Ma non si può andare avanti in questo modo. Ci sono accordi precisi, presi a suo tempo da Abbanoa con tutte le associazioni che si occupano di conciliazioni, e per quanto ci riguarda il gestore unico continua a metterci i bastoni tra le ruote. Ecco un esempio, per far capire meglio: qualche mese fa, Abbanoa aveva convocato come fa di solito uno dei conciliatori di Adicunsum per trattare innumerevoli casi di conciliazioni, decisamente troppi. Il conciliatore chiamato in causa, impegnato in altre vertenze che vedono da una parte i cittadini e dall’altra Abbanoa, aveva fatto sapere in anticipo che in quella data non sarebbe potuto essere presente. Cosa è accaduto? Non gli è arrivata nessuna risposta. Anzi. Abbanoa ha dichiarato che il conciliatore non si era presentato all’appuntamento stabilito e che quindi riteneva chiuse le conciliazioni di quella giornata per “assenza di accordo tra le parti”. Un accordo che ovviamente non esiste. E’ ora di finirla con questo atteggiamento. E’ ora che Abbanoa rispetti gli accordi e che la smetta di danneggiare i cittadini». (s.p.)

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