La Nuova Sardegna

OLBIA. La variante al regolamento dei dehors sarà uno dei punti del consiglio comunale di domani 17 dicembre. Ma già si può dire che fra il sindaco e i commercianti l’accordo non c’è. Ieri sera una lunga riunione nella sede della Confcommercio ha visto le parti ancora distanti.

Il piano dei dehors. Era un punto cardine del programma elettorale (buttarlo via insieme al piano Mancini) e così sta provando a fare il sindaco. Che ieri ha spiegato le sue intenzioni. Nel centro storico, occorre cambiare le cose. I commercianti che hanno il gazebo dovranno uniformarsi: via le chiusure, in vetro, plastica o qualsiasi altro materiale. Solo copertura con ombrelloni o tendoni che non dovranno essere attaccati alla parete dei negozi, a parte l’ingresso. La copertura dovrà avere un colore uguale per tutti. «Basta con la fiera dei colori e delle chiusure fantasiose – ha detto –. Il Centro storico deve essere vivibile, bello e senza i gazebo chiusi che ostacolano la vista». I commercianti hanno detto la loro, chiesto un anno di proroga, ma Nizzi vuol andare avanti. Le vecchie strutture, a parte quelli che hanno avuto una autorizzazione quinquennale dalla precedente amministrazione, dovranno essere fatte fuori entro fine aprile.

Le proteste. I commercianti protestano, dicono che in questo modo si avvantaggiano i centri commerciali, quelli esistenti e quello nuovo che sorgerà in zona aeroporto. In particolare, i tendoni aperti, in cui i clienti d’inverno dovranno patire il freddo e la pioggia, faranno diminuire gli affari. C’è chi dice che sarà costretto a diminuire il personale.

Strade senza gazebo. Fuori dal Centro storico nelle vie di grande traffico (via Roma, via Mameli, via Vittorio Veneto, via Barcellona e viale Aldo Moro) non saranno ammessi i gazebo per strada, ma solo sui marciapiedi. In questo caso le coperture potranno partire anche dall’edificio che ospita il negozio, visto che fuori dal centro storico. (en.g.)