La Nuova Sardegna

Olbia

“Silent party”, la discoteca silenziosa fa ballare tanti giovani anche a Olbia

“Silent party”, la discoteca silenziosa fa ballare tanti giovani anche a Olbia

Successo della curiosa iniziativa che si è svolta lungo il Corso Umberto

29 dicembre 2016
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OLBIA. La gente che passeggiava per il centro ci ha impiegato qualche minuto per capire cosa stesse accadendo davanti alla biblioteca. In fin dei conti non capita tutti i giorni di imbattersi in un gruppo di giovani che si dimena senza un apparente motivo. Sono gli effetti della discoteca con un impatto acustico pari allo zero. Un tipo innovativo di festa che sta spopolando in tutta Europa e che per la prima volta si è tenuto anche a Olbia. Si chiama “silent party”. In poche parole, i partecipanti indossano un paio di cuffie che sparano musica selezionata dai dj in consolle. La cosa curiosa, però, è che la musica non la sente nessun altro. Allo stesso tempo chi ha affittato le cuffie wireless si comporta come fosse realmente in discoteca: balla, si dimena, a volte canta. L’esperimento ha coinvolto numerosi giovani. In tanti martedì sera, dalle 19 a mezzanotte, si sono presentati in corso Umberto, nella piazzetta della biblioteca, per provare la novità della discoteca silenziosa. La festa con le cuffie è stata prodotta dalla Happy2gether, azienda che sta organizzando i “silent party” in tutta Italia, nelle piazze e anche nelle discoteche. In questi giorni a essere interessata è la Sardegna. Dopo la tappa olbiese, ieri la stessa serata si è svolta in piazza d’Italia a Sassari.

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«È una cosa molto curiosa – commenta Marco Balata, assessore al Turismo –. Ci hanno contattato e noi abbiamo detto sì. Altri “silent party” torneranno prima dell’estate, come durante il Giro d’Italia. Molto probabilmente ci sarà un party anche a bordo della nave Grimaldi». Tre i dj presenti martedì a Olbia, per altrettanti generi musicali. I giovani hanno così potuto scegliere il loro genere preferito, dall’house al commerciale, e ballare come se non ci fosse un domani davanti agli sguardi divertiti di chi passeggiava davanti alle vetrine del Corso. (d.b.)

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