La Nuova Sardegna

Olbia

Ciclat, il Comune vieta il deposito in centro

Ciclat, il Comune vieta il deposito in centro

La Maddalena, la società che gestisce il servizio di nettezza urbana dovrà spostare il parco mezzi

31 dicembre 2016
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LA MADDALENA. Il deposito per i mezzi della nettezza urbana non si farà nel centro abitato. La Ciclat, società che gestisce il servizio di igiene pubblica dovrà trovare una soluzione alternativa. Il vice sindaco Fabio Lai ha firmato un’ordinanza che vieta la creazione di depositi o rimesse per mezzi potenzialmente pericolosi per la salute pubblica nei centri urbani. Ad eccezione di officine, carrozzerie, gommisti e solo durante l’orario di apertura. Fatto salvo naturalmente l’eco-centro comunale. A sollevare la protesta erano stati numerosi cittadini, che continuano a raccogliere firme oltre a quelle già protocollate in Comune. Contro l’autorizzazione alla creazione di un’area di sosta in pieno centro abitato, al fine di tutelare lo stato di salute e la qualità della vita dei residenti c’è anche l’ex sindaco Rosanna Giudice. I firmatari chiedono al primo cittadino di individuare una zona attrezzata per il parco mezzi della Ciclat fuori dai centri abitati. La stessa municipalizzata aveva chiesto chiarimenti all’ufficio tecnico comunale che aveva autorizzato i lavori in un’area privata del centro urbano.

Al coro di proteste si erano aggiunte anche quelle di alcuni commercianti, preoccupati per le possibili ripercussioni sulle loro attività.

L’ordinanza del vice sindaco scansa i dubbi in modo definitivo. Per motivi igienico-sanitari il parco mezzi della Ciclat non viene autorizzato. Anche il gruppo di opposizione Il Vento che cambia, guidato da Gaetano Pedroni, si era interessato della questione chiedendo chiarimenti all’amministrazione. «Come responsabile pro tempore della salute pubblica – afferma il vicesindaco Fabio Lai –, non posso ignorare i legittimi timori sollevati dai cittadini. Quando si parla di igiene e salute è opportuno prevenire i rischi piuttosto che affrontare i danni. Di fronte a una situazione di pericolo, anche solo potenziale, è doverosa un’azione per tutelare la salute dei cittadini. Ho così disposto il divieto di creare depositi o rimesse di mezzi potenzialmente pericolosi per la salute pubblica nei centri abitati. Autorizzandone la sosta solo per il tempo utile durante l’orario di lavoro e nei luoghi adibiti alle riparazioni di mezzi, come officine, gommisti e simili». (w.b.)

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