Progetto alternativo al piano Mancini: ora c’è il bando
OLBIA. Settimo Nizzi tre giorni fa aveva annunciato che entro la fine dell'anno sarebbe stato pubblicato il bando per il progetto alternativo al piano Mancini e così è stato. Il bando compare da ieri...
OLBIA. Settimo Nizzi tre giorni fa aveva annunciato che entro la fine dell'anno sarebbe stato pubblicato il bando per il progetto alternativo al piano Mancini e così è stato. Il bando compare da ieri alle ore 12 sul sito del Comune, nella sezione "Bandi di gara", con la seguente dicitura: "Affidamento del servizio per la redazione di uno studio di fattibilità per l’individuazione di una soluzione progettuale alternativa al “Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Delibera n° 1 del 26.05.2015, con riserva di estensione dell’incarico anche al progetto di fattibilità tecnica ed economica, al progetto definitivo ed esecutivo, al coordinamento della sicurezza e alla direzioni lavori".
Una decisione che costerà al Comune 280mila euro (questa la cifra destinata al bando) e che non farà che accentuare il clima freddo che si è instaurato ormai da qualche mese a questa parte fra il sindaco di Olbia e l'assessore regionale Paolo Maninchedda, che è anche commissario per il rischio idrogeologico in Sardegna. Maninchedda, per accelerare i lavori del primo lotto del piano Mancini, dopo i ritardi denunciati sulle procedure di espletamento dei vari passaggi del primo lotto del piano Mancini, avocato a sè il proseguo dell’attività. Subito dopo, l’assessore regionale aveva anche cooptato alcuni dirigenti del comune, a cominciare da Tino Azzena, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune e profondo conoscitore del piano Mancini per procedere con gli adempimenti relativi. Grazie a questa accelerata nei giorni scorsi era stata anche definita l'assegnazione per la progettazione delle vasche di laminazione che, appunto, fanno parte del primo lotto del Piano Mancini. La progettazione delle vasche sarà realizzata per 143mila euro da un’associazione temporanea di imprese che mette insieme la romanda Corip, società di servizi di ingegneria multidisciplinare; la milanese Geotecnica progetti, società di progettazione, consulenza e direzione lavori nel campo dell'ingegneria civile, operante sia in Italia che all'estero e il geologo Antonello Faru. Proprio in questi giorni l’Ati presenta i primi elaborati. Il tutto per dire che si stanno già spendendo soldi sul Piano Mancini e dunque c’è qualcosa che non quadra. (en.g.)