La Nuova Sardegna

OLBIA. L’Auser volta pagina e inizia un nuovo percorso. Portando avanti la missione per la quale è nata nel 1989: operare a favore della terza età. Anche a Olbia, su proposta della Cgil e del suo sindacato dei pensionati (lo Spi), l’associazione è nata 28 anni fa e da allora ha intrapreso un cammino di crescita grazie ai tanti volontari. L’altro ieri c’è stato il congresso (che si è tenuto in una sala dell’hotel Royal) e in questa occasione è stato eletto il direttivo. Forze nuove e tanto entusiasmo sotto la guida di una presidente giovane e dinamica: Daniela Selis, avvocato di professione e creativa per hobby. Ma anche una donna carica di energia e sempre disposta a mettersi a disposizione di coloro che ne hanno bisogno. Lei, dell’Auser, faceva già parte, ma adesso è stata scelta come guida (all’unanimità) per traghettare l’Auser verso nuovi orizzonti. «Sono tante le cose di cui questa associazione può andare fiera e orgogliosa - ha detto Daniela Selis -: le colonne portanti dell’Auser hanno consentito, con impegno, sensibilità e costanza, di farla crescere. E su di loro continueremo a contare per portare avanti gli ambiziosi progetti che abbiamo già in cantiere per il 2017. Sono convinta di avere attorno a me un gruppo forte e sarà proprio questa una delle armi vincenti».

Ed ecco i componenti del direttivo: Salvatore Pireddu, Giuseppe Sanna, Salvatore Spano, Maria Lucia Orecchioni, Rita Mereu, Hassan Ben Bouzid, Rita Orecchioni e Vito Oliveri.

Al tavolo della presidenza, Rita Orecchioni (già coordinatrice dell’Auser Gallura), Franca Cherchi, presidente regionale dell’Auser Sardegna, il sindaco Settimo Nizzi e l’assessore Marco Balata. Tra gli invitati speciali anche i rappresentanti dell’associazione Casa Silvia e del gruppo di volontariato vincenziano che gestisce la mensa dei poveri.

In Sardegna, l’Auser può contare su circa 12 mila iscritti e 55 sezioni (300mila in tutta Italia e 1500 le sezioni), mentre Olbia ha superato i trecento iscritti, il 30% dei quali si impegna attivamente per gli anziani cercando di soddisfare ogni loro necessità (accompagnandoli, per esempio, nei centri di cura). Tra le iniziative svolte per l’autofinanziamento, anche il confezionamento dei pacchi natalizi all’Auchan. Numerosi i progetti di inclusione portati avanti, insieme all’acquisto e alla consegna di medicinali e generi alimentari. (s.p.)