Olbia e Tempio rilanciano la vertenza Gallura. E sul tribunale Nizzi: "Non faccio la guerra per aprirlo a Olbia"
I due primi cittadini uniscono le forze per rivendicare i diritti del territorio: trasporti, turismo e viabilità
OLBIA. Storica conferenza stampa congiunta dei sindaci di Olbia Settimo Nizzi e di Tempio Andrea Biancareddu che sventolano la bandiera della Gallura e chiedono maggiore attenzione.
I due centri guida della Gallura cercano con questa iniziativa di mettere da parte i campanili, e unirsi per rivendicare con forza gli interventi di Regione e Governo su alcuni punti fondamentali per lo sviluppo del territorio: viabilità, trasporti, turismo. Nizzi è stato esplicito: "Basta arroccarsi nelle proprie comunità combattendoci. I numeri delle nostre comunità sono troppo piccolì per poter pensare di ottenere qualcosa restando divisi". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Biancareddu. "Dividerci è sempre stato il gioco di Cagliari, che ha potuto così fare il bello e il cattivo tempo. Ci uniamo per sano egoismo, perché uniti sicuramente riusciremo a ottenere molto di più di quanto non avuto sinora".
Sul tribunale Nizzi ha dichiarato di non aver intenzione di perorare la causa del tribunale a Olbia. "Non mi metto a fare la guerra per chiuderlo a Tempio e aprirlo a Olbia. Se il Governo dovesse fare scelte per la nostra città ne saremo ben lieti. E' importante collegare le due città. Come i tempiesi vengono a Olbia per fare magari una visita, credo che anche gli avvocati di Olbia possano andare a Tempio".