La Nuova Sardegna

Olbia

CIRCOLO MAZZOLARI

Le grandi vertenze dell’isola, un convegno con Bandinu

Le grandi vertenze dell’isola, un convegno con Bandinu

TEMPIO. Turismo, ambiente, servitù militari, industria e identità culturale. Sono queste le grandi vertenze della Sardegna contemporanea (vertenze che investono in pieno anche un’area territoriale...

28 febbraio 2017
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TEMPIO. Turismo, ambiente, servitù militari, industria e identità culturale. Sono queste le grandi vertenze della Sardegna contemporanea (vertenze che investono in pieno anche un’area territoriale come la Gallura) di cui si parlerà sabato 4 marzo alla Casa del Fanciullo (ore 10) in un piccolo convegno organizzato dal Circolo “Primo Mazzolari”.

A confrontarsi su questi temi di capitale importanza per il futuro dell’isola saranno l’antropologo Bachisio Bandinu e il segretario generale della Cisl Gallura, Mirko Idili.

L’intellettuale, fine indagatore delle tradizioni e delle dinamiche di crescita della Sardegna, e il sindacalista che ben conosce le priorità del presente argomenteranno le loro tesi, provando anche, là dove sarà possibile, a indicare possibili soluzioni.

Il confronto sarà coordinato da Mario Medda, vicepresidente del Circolo Mazzolari. I temi sui quali sarà ingaggiato il confronto sono gli stessi titoli di un libro dato recentemente alle stampe da Bandinu per l’editore Il Maestrale. Un libro scritto in italiano, ma anche in sardo logudorese, gallurese e campidanese, per mettere a fuoco la centralità della questione linguistica, basata sulla proposta di un’unica lingua sarda.

A spiegare le possibili ragioni (che sono a un tempo di natura culturale, ma anche politica e sociale) sarà Bandinu, per il quale la prospettiva di un presente capace di nuovo sviluppo non deve passare attraverso la sbrigativa liquidazione del passato.

Altrimenti non resterà ancora una volta che fare ricorso all’alibi di un’insipienza che non può più assolvere chi, di fronte alla responsabilità delle scelte compiute, continuerà a dire di non aver previsto che le cose sarebbero andate secondo una direzione indesiderata. (g.pu.)

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