La Nuova Sardegna

Olbia

Guardia medica, è scontro la Assl difende i sanitari

di Angelo Mavuli
Guardia medica, è scontro la Assl difende i sanitari

Tanti commenti in città per il ritardo con cui è stata visitata una paziente grave I dirigenti: «Non c’è stato alcun rifiuto, solo tanti impegni in contemporanea»

30 marzo 2017
3 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. La vicenda dei due medici della guardia medica di Tempio che, secondo il racconto di chi aveva chiesto il loro aiuto, nella prima serata di domenica scorsa si stavano rifiutando di effettuare una visita a domicilio, sta facendo discutere la città, suscitando veementi proteste e commenti pesantissimi sui due sanitari.

In base alla “denuncia”, i due medici non volevano andare nella casa di una donna di 59 anni, invalida civile al 75 per cento, affetta sin da giovane dal morbo di Crohn (malattia cronica intestinale) e da altre patologie autoimmuni, che aveva richiesto il loro intervento. Una storia che ha portato ainnumerevoli commenti anche sul web, dove il popolo delle rete si è scatenato con la forza dirompente, priva di remore e di regole, che alcune volte contraddistingue questo tipo di comunicazione. La Assl, invece, ha difeso l’operato dei due medici.

«Non demonizziamo nessuno - ha detto il legale della famiglia della donna di 59 anni che sin da domenica sera ha avuto l’incarico di seguire la vicenda e che per il momento chiede di non essere citato -. Il Paolo Dettori ha delle ottime professionalità che esaltano il ruolo del medico e che meritano il plauso. Ancor più meritato se consideriamo il momento di totale instabilità nel quale sono costretti ad operare per colpa di una Regione che sta distruggendo la sanità pubblica nell’Isola».

«Detto questo - prosegue il legale che segue altre vicende di malasanità a Tempio - è doveroso anche mettere in risalto il comportamento a dir poco irriguardoso dei due medici. Mi auguro che l’Asl questa volta abbia almeno il pudore di chiedere scusa, che prenda i giusti provvedimenti e che non emetta comunicati in cui la colpa è sempre dei pazienti mentre nell’Asl di Olbia, così come nella casetta del Mulino Bianco, tutto funziona alla perfezione».

Nel tardo pomeriggio, l’Asl di Olbia, con un comunicato, ha invece precisato alcuni punti della vicenda che tanto sta facendo discutere, appunto. «I medici non si sono rifiutati di fare la visita ma che la stessa è stata eseguita dopo circa 40 minuti dalla telefonata in ambulatorio - è scritto nella nota diffusa dalla direzione dell Assl di Olbia retta da Pierpaolo Pani -. Il medico in servizio ha riferito di non potersi spostare immediatamente, in quanto erano in corso altre visite (così come ricostruito dalla direzione del distretto Tempiese, tra le 19.15 e le 19.30 sono state registrate due visite ambulatoriali e una domiciliare). Poco dopo nell’ambulatorio si è presentato il figlio della signora che sollecitava la visita domiciliare. Nel frattempo una dalle guardie giurate che prendeva servizio in ospedale - dice ancora il comunicato dell’Assl di Olbia - intorno alle 20 si è offerto di accompagnarli personalmente».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Crisi in Medio Oriente

Libano, Israele apre ancora il fuoco: illesi i militari della Brigata Sassari

di Andrea Sini
Le nostre iniziative