La Nuova Sardegna

Olbia

Sequestro record: 850 chili di marijuana

di Giampiero Cocco
Sequestro record: 850 chili di marijuana

Nell’operazione ancora in corso recuperato anche un chilo e 100 grammi di cocaina e 150mila euro: fermate 5 persone

30 marzo 2017
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OLBIA. La puzza di benzina ha tradito un presunto trafficante all’ingrosso di droga, trovato in possesso di oltre un chilo di cocaina e pronto a vendere sul mercato isolano e in Italia 850 chili di marijuana. Nell’operazione antidroga, scattata all’alba di martedì è condotta dal capo della procura della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, sono finite in cella cinque persone: Giuseppe Franco, 40 anni, originario della Calabria ma residente a Roma , la moglie F.G. e il figlio Giovanni, di 18 anni. In Sardegna, nel corso del blitz scattato durante la notte, sono stati arrestati Gabriele Concas, 47 anni di Gonnesa e Giorgio Fiori, 56 anni di San Sperate. I militari della Guardia di finanza del gruppo provinciale di Sassari e del reparto territoriale di Olbia, con la collaborazione dei militari delle Fiamme Gialle della capitale, hanno messo sotto sequestro un capannone alla periferia di Roma trasformato in laboratorio per la coltivazione intensiva di cannabis indica, ritrovando ben 854 chili di marijuana già essicata e imballata, pronta per essere spedita in diverse aree di consumo in Italia.

In Sardegna i militari hanno messo sotto sequestro una piantagione di canapa indiana a Gonnesa, estirpando un centinaio di piante già arrivate a maturazione, e recuperando una ingente quantita di danaro contante, 150mila euro che potrebbero essere frutto di traffici illeciti. La procura della Repubblica di Tempio, che coordina la importante operazione antidroga, resta in costante contatto con gli uffici inquirenti della capitale i cui magistrati hanno disposto il fermo dei due congiunti di Giuseppe Franco in quanto custodivano, nel capannone attiguo alla loro abitazione, l’ingentissimo quantitativo di droga. L’ennesimo viaggio nell’isola di Giuseppe Franco, 50 anni – che come copertura utilizzava il commercio ambulante di salumi e ’nduia, la piccante salsa calabrese – si è interrotto allo sbarco, ieri l’altro, nel porto di Olbia. L’autovettura guidata dall’uomo, una piccola utilitaria imbarcata a Civitavecchia, una volta fermata dai baschi verdi della guardia di finanza per un normale controllo, si è rivelata un cavallo di Troia utilizzato dal trafficante di droga per trasferire nell’isola un chilo e 100 grammi di cocaina purissima. L’uomo aveva nascosto la droga dentro il serbatoio della benzina, una operazione che aveva impregnato l’auto di vapori del carburante, una puzza che ha insospettito i militari. Ma ancor più singolare è stato il ritrovamento di un minuscolo involucro contenente 5 grammi di Marijuana, probabilmente un campione di “fumo” da far provare ai trafficanti di droga isolani. Giuseppe Franco è stato già interrogato dal capo della Procura Domenico Fiordalisi, e i verbali sonos tati secretati. «La presenza di un calabrese in possesso di questa ingente quantità di sostanze stupefacenti – ha spiegato ieri il procuratore capo Domenico Fiordalisi – lascia intuire l’interesse della criminalità organizzata ad instaurare rapporti d’affari nell’isola». L’indagine antidroga è affidata al colonnello Antonello Reni, che comanda il gruppo provinciale della guardia di finanza, e al maggiore Marco Salvagno, del reparto territoriale di Olbia.

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