La Nuova Sardegna

Olbia

Gli avvocati: «Il tribunale sta morendo»

di Marco Bittau

Organico inadeguato e lavoro arretrato insostenibile: l’Ordine forense scrive una lettera-denuncia al ministero e al Csm

10 aprile 2017
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OLBIA. Organico inadeguato in ogni ordine e grado, preoccupante esodo di magistrati, accumulo esponenziale di procedimenti arretrati: il tribunale di Tempio cola a picco e l’Ordine degli avvocati, stanco di aspettare interventi risolutivi che non arrivano mai, lancia l’allarme. Anzi, scrive una letteraccia di denuncia al ministero della Giustizia e al Consiglio superiore della magistratura. Un dossier di nove cartelle che dipinge a tinte fosche lo scenario dell’aministrazione giudiziaria in Gallura. Grave la situazione generale, addirittura drammatica quella della procura della Repubblica, che il presidente dell’Ordine forense, l’avvocato Paola Gosamo, definisce “fuori controllo”, con il procuratore capo Domenico Fiordalisi rimasto quasi solo nell’ufficio.

La lettera-denuncia dell’Ordine forense segue di due anni la segnalazione inviata al Consiglio giudiziario dagli stessi avvocati del Foro di Tempio. Due anni di inutile attesa e ora le toghe hanno deciso di alzare il tiro. L’insufficienza dell’organico è il primo punto sottolineato dagli avvocati. «È un problema già noto, sia per quanto riguarda il personale togato che quello amministrativo, cancellerie e ufficiali giudiziari – scrive il presidente dell’Ordine – però nell’ultimo trimestre la situazione si è aggravata per il collocamento fuori ruolo del giudice Vincenzo Cristiano e il contemporaneo trasferimento del giudice Daniela Di Carlo. Nello stesso periodo il cancelliere dirigente Roberta Battisti dopo solo un anno e mezzo di servizio a Tempio ha ottenuto il trasferimento in altra sede e l’assistente gudiziario Alma Alias ha lasciato l’incarico». «Ancora più drammatica appare la situazione della Procura – aggiunge Paola Gosamo – dove si è registrato il trasferimento di due sostituti (Atzori e Beccu), poi le dimissioni di un terzo sostituto (Roberta Guido) e ora l’imminente congedo di un quarto (Ginevra Grilletti). Al momento è occupato solo il posto del procuratore capo Domenico Fiordalisi, con la temporanea applicazione di un sostituto, Andrea Schirra già destinato altrove».

Un bollettino di guerra, insomma. Al quale si aggiunge la imbarazzante peculiarità di ben tre magistrati in servizio nel tribunale (in realtà, il giudice Vincenzo Cristiano è già fuori ruolo) coinvolti in delicate inchieste giudiziarie condotte dalla Procura di Roma. «L’Ordine degli avvocati – continua il presidente – già nel 2014 aveva segnalato al Consiglio giudiziario di Cagliari le gravi inefficienze del tribunale, segnalando che almeno un centinaio di processi penali provenienti da Olbia erano fermi dal febbraio 2013 in attesa di nuova assegnazione. Avevamo chiesto al Consiglio giudiziario che prendesse atto della grave situazione e facesse il possibile per potenziare gli uffici. Dopo anni di proteste abbiamo solo ottenuto dal ministero un posto in più, peraltro ancora scoperto, nella pianta organica dei magistrati. Le nostre segnalazioni sono rimaste prive di riscontro e si continua a vivere nell’emergenza. La realtà è che a livello organizzativo in questi anni non è stato fatto alcun piano di gestione né programmi di smaltimento dell’arretrato, mentre le rarissime applicazioni di magistrati togati non hanno avuto l’effetto sperato».

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