In mostra le opere dei disabili
Dal 2 maggio i quadri verranno esposti al Refettorio dell’Arte
OLBIA. Racchiusi in quelle cornici, ci sono i loro stati d’animo. Momenti di gioia o di paura che vivono quotidianamente i disabili di Villa Chiara. Quattordici ragazzi e ragazze (tra i 30 in tutto che frequentano il centro diurno della cooperativa sociale) che per un anno intero sono stati guidati in un complesso e delicato percorso artistico da Gianluca Laconi (pedagogista clinico) e da Maria Ester Serafino (psicologa). Utilizzando materiale riciclato, gli artisti speciali hanno dato vita a opere fantasiose, colorate, originali, mettendo sui telai ogni emozione vissuta. E i loro quadri, creati su carta o su compensato, ora verranno esposti in una mostra, al Refettorio dell’Arte, in via Del Refettorio (traversa di corso Umberto), a partire dal 2 maggio. Questa è la “disability art”, ovvero il modo in cui l’arte contemporanea incontra la disabilità. «Una novità assoluta nel panorama delle proposte culturali più indiscusse, moderne e attuali che si candida a portare la città di Olbia in linea con le più stimate realtà espositive. Per la prima volta, nella sua singolarità - spiegano gli ideatori Laconi e Serafino -, saranno messe in esposizione le più belle opere nate nella disabilità e sviluppate con tecniche di InterArt tra la pedagogia clinica e la psicologia. Sono emerse vere e proprie forme di vita interiore, ma non come condizione mentale, quanto come “diversi modi di essere”, con bisogni e inclinazioni propri ed esclusivi che esulano dalla disabilità ma che appartengono alla persona. Le opere hanno messo in luce dettagli importanti degli artisti stessi, esigenze e desideri che tutte le persone hanno, creando un’unione tra disabili e abili. Non solo. La disability art - spiegano ancora i due specialisti - ha messo in luce anche aspetti di tipo psicologico, disagi emotivi che non venivano compresi neanche dai nostri ragazzi: la motivazione, la fonte del desiderio emotivo non esternato è stato punto fondamentale in questo progetto. L’esternazione, con l’opera creata, ha messo in risalto oltre alle limitazioni fisiche e mentali, quelle sociali, che appartengono alla persona abile (e non al disabile). E, quindi, alla società moderna che elabora numerosi e dispendiosi progetti per l’integrazione del diverso e che al tempo stesso fa di tutto per tenerlo lontano».
La mostra, patrocinata dal Comune di Olbia, ha un partner speciale: la Niad Art Center di Richmond (California) che si occupa da anni della disabiliy art ridefinendo il concetto di arte contemporanea.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico dalle 17 alle 20 sino al 21 maggio. Per info: 349-2720434. (s.p.)